Dopo un anno e mezzo di lavoro.
L’Unione delle Comunità ebraiche italiane ha ribadito a Firenze, all’assemblea dei delegati del congresso dell’Unione domenica 9 marzo, l’incompatibilità tra incarichi politici e responsabilità nella Giunta dell’Ucei. Lo ha fatto con le parole del presidente Renzo Gattegna nella sua relazione, che ha fatto il punto di un anno e mezzo di gestione.
La riunione, alla presenza del ministro Giuliano Amato, è stata aperta da un minuto di silenzio per gli otto ragazzi della Yeshivà di Gerusalemme, uccisi in una vile azione terrorista, al quale è seguita la lettura di un salmo in loro ricordo.
Il ministro Amato è intervenuto sui temi dell’integrazione e della “Carta dei valori”, di cui riferiamo nella sezione Intervento.
La riunione è proseguita per tutta la giornata.
“In questi ultimi tempi” ha detto Gattegna “alcuni membri della Giunta e del Consiglio Ucei hanno assunto cariche politiche o hanno presentato la propria candidatura per le prossime elezioni del 13 e 14 aprile”. Tra questi, ad esempio, Alessandro Ruben, candidato per il Pdl in Piemonte, oppure l’ex vicepresidente dell’Ucei, Claudio Morpurgo, diventato nel frattempo sottosegretario regionale ai Rapporti esteri della Lombardia.
L’Ucei ha deciso che si possa rimanere consiglieri dell’Unione ma senza ricoprire incarichi di Giunta.
“Sono favorevole” ha aggiunto Renzo Gattegna “a questa regola non scritta che ha il pregio, da una parte, di non allontanare chi è attivo in politica dalla piena partecipazione alla vita comunitaria e, dall’altra, evita imbarazzanti e possibili critiche per presunte e potenziali collateralità e contiguità fra l’Unione e i partiti politici”.
Per Gattegna, l’impegno politico “è qualcosa di altamente positivo, che dovrebbe essere incoraggiato perché è giusto che gli ebrei possano far sentire la propria voce in parlamento. Sarebbe un fatto estremamente positivo se i candidati ebrei fossero numerosi e se, indipendentemente dai partiti di appartenenza, riportassero un significativo successo”. Il presidente dell’Ucei ha quindi sottolineato “la forte sintonia” con il capo dello Stato emersa “con chiarezza innanzitutto nelle ultime due celebrazioni dell’ormai consueto appuntamento del Giorno della memoria”. E a questo proposito, ha ricordato “la sensibilità” che Napolitano ha dimostrato “nella vicenda della contestazione alla Fiera del libro” di Torino del prossimo maggio che avrà come ospite Israele e che sarà appunto inaugurata dal presidente della Repubblica.
Ha quindi confermato la decisione dell’Ucei di aprire uno stand alla Fiera di fronte a quello di Israele. Sull’antisemitismo, ha detto che “il sistema giuridico italiano, se le statistiche sono esatte, si sta rivelando, tra quelli europei, uno dei più efficaci per scoraggiare e contrastare il fenomeno. L’Italia è uno dei paesi nei quali gli episodi di antisemitismo sono meno gravi e meno numerosi. Ed ha ricordato le iniziative dell’Ucei nel recente caso della “black list” sui professori ebrei della Sapienza di Roma, con la conseguente azione penale avviata dall’Unione.
Tra gli altri obiettivi che l’Ucei intende perseguire, Gattegna ha indicato la necessità “di trasmettere all’opinione pubblica la nostra rivendicazione del valore dell’apporto ebraico alla formazione della civiltà e della cultura italiana ed europea”. Ha quindi annunciato la nascita sul web di un Portale dell’ebraismo italiano, “essenziale per realizzare e rinsaldare quella ‘community’ di sostenitori e amici, importante per la nostra sopravvivenza e per incrementare la raccolta dell’8 per mille”, che quest’anno è in calo. Infine, si è parlato del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara che è “un’impresa che non ha precedenti in Italia”.