di Redazione
Grande successo per la quinta edizione della Run for Mem, la “corsa per la Memoria” che si è corsa nella mattina di domenica 23 gennaio nelle strade di Novara, medaglia d’oro al valore civile della Presidenza della Repubblica, città piemontese dalla storia ebraica di grande interesse.
Organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con la Comunità Ebraica di Vercelli–Biella–Novara–VCO nell’ambito delle attività per il Giorno della Memoria, la corsa ha visto partecipare 500 persone – uomini, donne, ragazzi dell’Ugei e dei movimenti giovanili – che con entusiasmo sono passate attraverso i luoghi più significativi della presenza ebraica e della persecuzione degli ebrei novaresi, dell’antifascismo e delle personalità che si sono distinte per aver aiutato gli ebrei durante gli anni delle leggi razziali e della guerra.
“Sono molto soddisfatto del risultato – commenta orgoglioso Milo Hasbani, vicepresidente dell’Ucei -. In pochi giorni siamo stati in grado di organizzare questo evento a Novara in risposta alla vergognosa manifestazione no greenpass che si era tenuta nella città, in cui si utilizzavano simboli della deportazione. Ringrazio tutte le istituzioni e la cittadinanza novarese, la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni e Rossella Bottini Treves, presidente della comunità ebraica di Vercelli, Novara, Biella e VCO e il prezioso lavoro di Mattia Busti, gli sponsor, i volontari e il progetto Arca e al suo presidente. È stato un grande gioco di squadra”.
Testimonial della manifestazione era il marciatore israeliano Shaul Ladany, oggi 85enne, venuto da Israele con la nipote, sopravvissuto alla deportazione a Bergen Belsen e successivamente scampato alla strage di atleti israeliani alle olimpiadi di Monaco del 1972. Accanto a lui altre personalità note come l’attrice Cristiana Capotondi, il cantautore Enrico Ruggeri, l’ex canoista oro olimpico Antonio Rossi, l’ex sciatrice olimpica Lara Magoni.
Particolarmente commovente la posa in piazza Santa Caterina da Siena, di due “pietre d’inciampo” in Memoria di Giacomo Diena, dipendente della Banca Popolare di Novara, e Amadio Jona, catturati a Novara nel settembre del 1943 e uccisi ad Auschwitz.