di Michael Soncin
Le spine e il garofano è il titolo del libro di Yahya Sinwar, pubblicato da Editori della Luce, gruppo che ha all’attivo anche il quotidiano La Luce con Davide Piccardo, nelle vesti di direttore editoriale e Gabriele Piccardo, direttore responsabile.
Nell’articolo che annuncia “con orgoglio” la pubblicazione in Italia, Sinwar viene definito una “figura emblematica della resistenza palestinese e leader di Hamas fino alla sua morte in combattimento nel 2023”.
“Questo libro – si legge – rappresenta un’eccezionale operazione editoriale, poiché, nonostante sia stato un best seller nel mondo arabo, il romanzo è stato censurato in molti paesi occidentali, incluso da Amazon”. Invece ora, almeno sul sito italiano di Amazon, le circa 388 pagine, dal 13 dicembre 2024, risultano disponibili.
Certo il romanzo è stato censurato in molti paesi occidentali. Ma non è forse ragionevole? Perché mettere in commercio il libro di uno membro di un’associazione che per l’Unione Europea, Stati Uniti, Regno Unito e Israele è stata riconosciuta come gruppo terroristico? La democrazia è anche questo. Non bisogna confondere la libertà di parola con la libertà all’odio, perché quest’ultima non rispecchia e non dovrebbe mai rispecchiare i valori occidentali. Anche il Mein Kampf di Hitler è stato un best seller negli stessi paesi. Sappiamo benissimo che a Gaza in molti esaltano Hitler, come testimonia la presenza di diverse svastiche.
In Italia, il libro oltre a essere in vendita anche sul sito de La Libreria Islamica di Piccardo, risulterebbe tracciabile, anche se ora non disponibile, sulla pagina della Feltrinelli. Inoltre, oggi stesso è uscito sempre in italiano su Lulu.com, con un titolo leggermente diverso: La Spina e il Garofano.
Non è un libro qualunque, perché a scriverlo è stato l’ex leader di Hamas, colui che ha pianificato il massacro del 7 ottobre 2023 in Israele, l’evento più grave, che ha avuto il maggior numero ebrei assassinati in un singolo giorno dai tempi della Shoah.
Per loro Sinwar sarebbe “una voce che è stata troppo a lungo inascoltata in Occidente, e specialmente in Italia”. Il romanzo è stato scritto durante la detenzione nelle prigioni israeliane. Definito il “macellaio di Gaza” era stato arrestato per aver diversi reati, tra cui omicidio e rapimento.
Una libreria irlandese vende il libro di Sinwar definendolo “un pezzo essenziale delle letteratura”
La prima stampa delle copie disponibili è andata esaurita e sarebbe già pronto un riassortimento: The Thorn and the Carnation. Ebbene sì, la libreria irlandese, la Connolly Books di Dublino, lo acclamerebbe come un “re” che combatte la “feccia sionista”.
Come riporta Jewish News si tratta della più antica libreria radicale d’Irlanda. Nel post pubblicato sulla loro pagina Facebook (che da questo social sembra essere stato cancellato) e Instagram viene citato come “un pezzo essenziale delle letteratura”, elogiato per il suo “ruolo fondamentale nel dare forma al discorso della resistenza nel contesto palestinese”.
Ma c’è di più, nel post viene addirittura celebrato il 7 ottobre: “Attraverso le pagine, i lettori attraversano i corridoi della sua mente, dove furono piantati i semi dell’eroica operazione “Alluvione di Al-Aqsa”, iniziata il 7 ottobre 2023”.
“Ora che Al-Sinwar è stato martirizzato mentre combatteva coraggiosamente contro il genocidio israeliano a Gaza, il romanzo emerge come un pezzo di letteratura vitale per coloro che cercano di comprendere le tensioni in corso in Medio Oriente”.
Se questo non è antisemitismo come altro dovrebbe essere definito? Il sito di informazione ebraica britannica ha contattato il punto vendita, per avere delucidazioni sul perché era stato messo in vendita un libro scritto dal capo di un’associazione terroristica palestinese, ma il portavoce ha incalzato esaltando le azioni di Sinwar. Il libro, di cui esiste un’edizione anche in lingua francese, è stato pubblicato nell’aprile 2024 sempre su Lulu.com in varie edizioni. In una dichiarazione, rispondendo a Jewish News, Lulu ha precisato che la responsabilità dei contenuti della piattaforma di autopubblicazione sono di esclusiva responsabilità dei singoli titolari e che possono essere segnalati sono nel caso di violazione di linee guida.
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