Sul sito neonazista Stormfront sono tornate le liste. Questa volta ad essere messi all’indice non sono gli ebrei – target consueto di Stormfront – ma tutti coloro che, indifferentemente, prestano aiuto agli immigrati.
Non si è ancora spento il clamore per l’uccisione, per mano di un neonazista, dei due giovani senegalesi di Firenze, che puntuali sono arrivati quelli di Stormfront con la loro lista “a tema”.
Il sindaco di Padova Flavio Zagonato, Mirko Mazzali del consiglio comunale di Milano; don Enzo Segat della diocesi di Vittorio Veneto, e poi Gad Lerner, Maurizio Costanzo, Adel Smith: tutti questi e molti altri sono definiti “delinquenti” in quanto, secondo quelli di Stormfront, prestano soccorso agli allogeni, li difendono nei tribunali, sui giornali, nelle aule del Parlamento. Anche i membri del governo Monti sono compresi nella “lista delle persone da evitare se si incontrano per strada” .
Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, ha dichiarato che questa lista è “il sintomo di «un brodo di cultura che non si riesce sempre ad isolare”, “un fenomeno che va monitorato”.
Fenomeno da monitorare, certamente; ma con un’opera sistematica e possibilmente discreta da parte delle forze della polizia postale, per evitare che la giusta denuncia a caldo di un episodio repulsivo come quello delle “liste”, non si trasformi alla fine in un pericoloso boomerang. Chi scrive su Stormfront infatti sembra avere la consapevolezza che quanto più le sue affermazioni sono provocatorie, tanto più è il risalto che esse acquistano sui nostri giornali. E tanto più sono le visite al sito Stormfront da parte di curiosi e cripto-simpatizzanti.