Sono 110 le tombe distrutte, tra cui diverse nella sezione ebraica del cimitero, da un gruppo di quattordicenni nella notte di giovedì 11 maggio al Cimitero del Verano di Roma.
Ad incastrarli le telecamere che hanno ripreso il raid notturno di due giorni fa di questi quattro ragazzini di buona famiglia che hanno infierito sulle lapidi di ben quattro settori dello storico cimitero capitolino, compreso quello ebraico e il Pincetto.
A rintracciarli i carabinieri che li hanno denunciati per vilipendio di tombe. Da quanto ricostruito dagli investigatori i ragazzini erano rimasti chiusi all’interno del cimitero e, annoiati, hanno compiuto l’atto vandalico. Poi hanno chiamato il custode per farsi aprire. L’uomo, però, prima di farli uscire avrebbe chiesto loro le generalità. Del caso si sono occupati i carabinieri della stazione San Lorenzo e della compagnia piazza Dante.
Ancora ignoto il movente, anche se dagli interrogatori dei ragazzi l’ipotesi che emerge con più forza è quella del vandalismo, senza connotazioni razziste o antisemite.
I danni ammontano ad almeno 150mila euro e saranno le famiglie dei ragazzi a dover pagare il maxi-risarcimento.