di Paolo Castellano
Matteo Salvini, leader della Lega, ha recentemente intrapreso una battaglia contro l’antisemitismo, nonostante le critiche alla commissione contro il razzismo e l’antisemitismo proposta dalla senatrice a vita Liliana Segre. Nelle ultime settimane ha infatti dichiarato pubblicamente che se diventerà presidente del Consiglio si batterà con tutte le sue forze per contrastare gli atteggiamenti ostili nei confronti degli ebrei italiani. Inoltre in un’intervista rilasciata il 19 gennaio al quotidiano Israel HaYom, Salvini ha detto quando sarà al governo riconoscerà Gerusalemme come legittima capitale di Israele e ha sostenuto che le nuove ondate di antisemitismo in Europa sono causate da un’immigrazione non controllata, proveniente dai paesi musulmani.
Invece il 16 gennaio, Salvini ha organizzato un convegno sull’antisemitismo a Roma, presso la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, intitolato Nuove forme dell’antisemitismo. Hanno preso parte all’evento personalità delle istituzioni italiane e israeliane come Maria Elisabetta Casellati, Presidente del Senato, e l’ambasciatore israeliano Eydar Dror. Quest’ultimo ha infatti affermato che Israele proteggerà per sempre gli ebrei che si sentono in pericolo: «Lo stato israeliano è la polizza assicurativa di tutti gli ebrei del mondo. Grazie ad esso possono andare a testa alta in tutto il mondo e in caso di necessità tornare a casa. L’antisemitismo è una cartina di tornasole: indica il declino della società e ne prevede il crollo». Assenti l’UCEI e la Comunità ebraica di Roma. Invece, Liliana Segre ha inviato un messaggio, giustificando la propria assenza causata da impegni istituzionali a Milano per il Giorno della Memoria.
Come riporta La Stampa, il convegno ha poi ospitato il contributo di Dore Gold (nella foto con Salvini), presidente dell’istituto di ricerca Jerusalem Center for Public Affairs. L’esperto ha infatti specificato che “contrastare l’antisemitismo significa combattere in difesa della nostra civilizzazione”.
Durante il convegno ha preso la parola anche Salvini che ha espresso la sua vicinanza agli ebrei italiani e allo Stato di Israele: «Noi non vogliamo che i nostri figli rivivano gli errori e gli orrori del passato. L’antisemitismo di certa destra tradizionalista e di certa sinistra è nostro nemico. Abbiamo il dovere di combattere chi dice che gli ebrei sono i nazisti di oggi: c’è chi lo pensa nel mondo islamico, ma anche in certi mondi in Europa». «Chi vuole cancellare Israele ha un avversario in noi. Odiare Israele ha già fatto troppi danni nella storia», ha poi aggiunto Salvini.