di Redazione
Selvino non dimentica ed è giustamente orgogliosa di avere ospitato nella struttura di Sciesopoli, nell’immediato dopoguerra, 800 bambini ebrei scampati alla Shoah che qui sono tornati alla vita e sono stati formati come cittadini del futuro Stato di Israele. Ieri, 25 gennaio, alla vigilia del Giorno della Memoria, il Consiglio comunale, nell’ambito del “Regolamento per la concessione della cittadinanza onoraria e delle civiche benemerenze”, ha deliberato all’unanimità di conferire la cittadinanza onoraria di Selvino a Liliana Segre e agli 800 ex Bambini di Selvino voluta unitamente dal Direttore De Lisi e dall’Amministrazione Comunale, così come la nomina alle Ambasciatrici della Memoria – Maria Falcone, Aurora Cantini, Chiara De Battista, Delilah Gutman e Patrizia Ottolenghi.
“Grazie alla proposta fatta all’Amministrazione Comunale dal direttore del Museo Memoriale di Sciesopoli Ebraica (MuMeSE) di Selvino, Alessandro De Lisi, e il sostegno delle Ambasciatrici della Memoria da lui nominate per affiancarlo nel suo impegno volontario, questo obiettivo è stato conseguito”, annuncia con commozione Marco Cavallarin, che negli anni si è impegnato per salvaguardare la memoria di questa vicenda e ha organizzato iniziative che hanno addirittura portato in Italia da Israele i reduci e le loro famiglie.
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“Rappresentare una testimonianza vivente della tragedia della Shoah e per l’opera svolta nel corso degli anni per le nuove generazioni”: questa la motivazione per il conferimento della cittadinanza a Liliana Segre.
Il Consiglio ha deciso immediatamente di attivarsi, attraverso le Ambasciate di Israele in Italia e d’Italia in Israele e i rispettivi organi diplomatici, per rintracciare tutti gli ex bambini di Selvino, anche tramite i familiari e i discendenti.
“Questa Amministrazione sottolinea con forza e con assoluta adesione morale e politica la condanna per le ideologie tiranniche nazifasciste, altresì vuole candidare Selvino quale borgo della fiducia e del dialogo per la pace tra le culture religiose, in primis casa per tutte le figlie e i figli di Israele – si legge nella Delibera – Questo atto sottolinea la vocazione all’accoglienza della nostra comunità, così come dimostrato storicamente nella straordinaria esperienza di Sciesopoli Ebraica, dove oltre ottocento bambini di fede israelitica trovarono un luogo sicuro in fraternità dopo essere sopravvissuti alle persecuzioni naziste durante la Seconda Guerra Mondiale.
Qui vennero accompagnati dai coraggiosi costruttori di fiducia, militari della Brigata Ebraica, partigiani del CLN e da donne e uomini valorosi, tra i primi concreti testimoni di un’Europa nuova.
Questi bambini sono ancora nel cuore della comunità di Selvino; molti di loro in questi anni sono tornati a rivedere il luogo di Sciesopoli, la casa che li aveva accolti ed accuditi prima del loro ritorno nella loro terra di Israele. Siamo certi che Ognuno di loro porta in sé da tutta la vita il nome di Selvino e il desiderio di poter rivedere Sciesopoli, lasciando alle loro famiglie la preziosa testimonianza di come, a Selvino, ritrovarono una nuova vita che permise loro di avere un futuro dignitoso come uomini, come donne.
In occasione della celebrazione del giorno della memoria della Shoah, il 27 gennaio 2021, vogliamo proporre la nomina della Senatrice Liliana Segre e degli oltre ottocento e oltre bambini di Sciesopoli Ebraica, cittadini onorari di questa comunità di montagna, ribandendo che se qualcuno di essi non fosse più in vita, questo segno di fratellanza è esteso anche ai familiari loro discendenti”.
“Con loro, – prosegue la Delibera – che attraverso le Ambasciate di Israele in Italia e d’Italia in Israele e i rispettivi organi diplomatici saranno via via rintracciati e verrà questa cittadinanza onoraria consegnata, si vuole invitare la Signora Senatrice della Repubblica Italiana Liliana Segre ad accettare, bambina tra loro bambini, profuga e sopravvissuta la cittadinanza onoraria di Selvino.
Questo gesto così profondamente condiviso con il direttore di Sciesopoli Ebraica Alessandro Filippo de Lisi, con le Ambasciatrici della Memoria Maria Falcone, Aurora Cantini, Chiara De Battista, Delilah Gutman e Patrizia Ottolenghi è anche simbolicamente legato alla volontà di ricostruzione di una nuova popolata Casa Ebraica laica e promotrice di memorie reciproche attraverso le arti, lo studio, i dialoghi sociali e gli incontri con il territorio. Selvino applaude al vostro coraggio e alla vostra età, esempi di fiducia verso la vita”.