di Redazione
A leggere la notizia riportata dal Foglio, viene da chiedersi se gli organizzatori non avessero pensato che il Giorno della Memoria della Shoah fosse una festa per i reduci della RSI.
Sulle pagine Facebook delle europarlamentari della Lega Cinzia Bonfrisco e Luisa Regimenti era stata organizzata una diretta per “ricordare la Shoah e la comunità ebraica di Roma”. L’iniziativa, promossa dal coordinatore romano della Lega, Alfredo Becchetti, vedeva la partecipazione di Emanuele Licopodio, coordinatore della Lega nel VI municipio di Roma, ma in un recente passato esponente di Forza Nuova e del movimento neofascista Azione Frontale (nella foto in alto un evento organizzato con questa sigla) . “Uno che su Twitter, – riporta il Foglio – non più tardi di tre anni fa scriveva: ‘Anche quest’anno a Pasqua Israele ci ricorda che non sono i nostri fratelli maggiori ma semplicemente i figli di Caino'”.
Venuto a conoscenza del pasticciaccio brutto, Matteo Salvini ha chiesto di annullare tutto e cancellare la locandina che presentava l’evento con l’imbarazzante presenza. Il leader della Lega, per recuperare, ha programmato per mercoledì 27 gennaio, Giorno della Memoria, in Senato, un convegno con Dror Eydar, ambasciatore d’Israele in Italia.
Tuttavia va ricordato che Salvini non è nuovo né estraneo a certe frequentazioni, anche recenti: qui sotto è fotografato questa estate con Massimiliano “Chicco” Baldassari, che, come riporta La Stampa, è “uno degli storici capi ultrà del Brescia Calcio nonché noto per le sue evidenti posizioni di estrema destra. Fisico da pugile ricoperto da diversi tatuaggi poco rassicuranti, Baldassari che due anni fa, si era candidato alle elezioni amministrative di Brescia con la lista Azione Sociale e Forza Nuova, solamente di recente aveva preso parte alla manifestazione ultrà del 6 giugno scorso a Roma ideata dalla Brigata Leonessa e da altre frange di tifo neofascista provenienti da tutta Italia”. Uno che “Il 1 agosto sempre sul suo profilo Facebook aveva pubblicato un selfie mentre indossava la mascherina di Benito Mussolini allegando un inquietante: Torna zio”.