“Affiggere uno striscione sulla facciata di Palazzo Marino con la scritta ‘Bring Back Our Boys’ accanto alle foto dei tre giovani studenti (di cui due minorenni) la cui unica colpa è quella di essere ebrei, catturati a Hebron due settimane fa in nome dell’odio antisraeliano e antiebraico. Ricordiamo che non si tratta di soldati, ma di civili che rientravano a casa da scuola, vittime di un rapimento che suscita sgomento e angoscia: è doveroso ricordare i nomi di Naftali Frenkel, Gilad Shaar e Eyal Yifrach, oggi senza un volto visibile”.
Lo hanno proposto Manfredi Palmeri, Consigliere comunale liberale di Milano e Capogruppo a Palazzo Marino, e Yoram Ortona, Consigliere di Zona 7 del Nuovo Polo per Milano, aggiungendo: “Le istituzioni di Milano, peraltro gemellata con Tel Aviv, devono esprimere con un gesto simbolico verso l’opinione pubblica la propria vicinanza alle famiglie dei ragazzini e alla questione così violentemente sottoposta agli occhi del mondo a partire dallo Stato di Israele, anche stringendosi intorno alla Comunità Ebraica di Milano che sta pregando per la loro vita e la loro libertà. Appoggiamo inoltre ogni iniziativa che nascerà dalla Città con l’obiettivo di far sentire forte e chiara la voce di Milano contro la barbarie”
“L’attuale striscione Bring Back Our Girls, che è presente da oltre un mese su Palazzo Marino per le ragazze nigeriane rapite dall’organizzazione terroristica islamica Boko Haram, prima di essere rimosso potrebbe vedere un calendario di sua presenza nei 9 Consigli di Zona milanesi, per sensibilizzare ulteriormente i milanesi a sostegno della campagna mondiale per la liberazione delle studentesse visto che purtroppo le notizie che arrivano continuano ad essere negative” concludono Manfredi Palmeri e Yoram Ortona.
Si attende quindi ora una risposta di Palazzo Marino. Nel frattempo, non resta che continuare a sensibilizzare su questo tragico fatto che continua ad angosciare l’opinione pubblica israeliana ed ebraica nel mondo.