Il Vaticano inaugura un archivio digitale degli ebrei perseguitati che invocarono l’aiuto alla Chiesa

Italia

di Paolo Castellano

Dopo aver aperto gli archivi di Pio XII a marzo 2020, il Vaticano ha pubblicato digitalmente 2700 richieste di aiuto che gli ebrei inoltrarono alla Chiesa per sfuggire alle persecuzioni nazifasciste – prima e durante la Shoah. L’annuncio è arrivato il 25 giugno attraverso i canali stampa vaticani.

I fascicoli si trovano sul sito Web dell’Archivio Storico della Segreteria di Stato, nella sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali. Nell’archivio virtuale sono presenti le riproduzioni fotografiche dei documenti e un inventario analitico che elenca tutti i richiedenti aiuto.

Gli ebrei che si sono appellati al vaticano chiedevano informazioni su diversi argomenti: visti o passaporti per espatriare, pratiche per l’esilio, il ricongiungimento con un familiare, la scarcerazione o il trasferimento da un campo di concentramento all’altro, notizie su una persona deportata, cibo o vestiti, sostegno finanziario e spirituale.

Come dimostra la documentazione, molte delle richieste avanzate purtroppo non sono state accolte “per problemi di vario genere”. In altri casi, però, i tentativi dei cittadini ebrei hanno avuto successo, ma nella maggior parte dei casi l’esito rimane “sconosciuto”.

Come riporta il Jerusalem Post, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionaliha sottolineato che la recente iniziativa del Vaticano – caldeggiata fortemente da Papa Francesco –  di “rendere disponibile su Internet la versione digitalizzata delle intere richieste di ebrei consentirà ai discendenti di coloro che hanno cercato aiuto per trovare tracce dei loro cari da qualsiasi parte del mondo”.

«Allo stesso tempo consentirà agli studiosi e a chiunque sia interessato di esaminare liberamente e a distanza questo speciale patrimonio archivistico», ha sottolineato l’arcivescovo.

L’inventario analitico della serie “ebrei” del fondo Congregazione degli Affari ecclesiastici straordinari può essere consultato qui.