di Nathan Greppi
“Invitiamo la signora Nudelman e la sua famiglia a tornare nel nostro hotel: sarà nostra ospite. Chiediamo scusa a lei e a tutta la comunità ebraica per le gravi offese rivolte dal nostro ex dipendente”: queste le parole pronunciate da Antonio Ingenito, titolare dell’Hotel Italia nel comune di Certosa di Pavia (PV), in seguito alle parole scandalose di un suo dipendente.
Secondo il Corriere della Sera, tutto è iniziato quando Bella Nudelman, una turista israeliana ospite dell’albergo assieme al marito Boris e ad alcuni amici, ha messo una recensione all’albergo sul sito Booking.com: tuttavia, a causa di una svista, la Nudelman ha messo una recensione negativa, 5 stelle su 10, nonostante avessero trascorso una bella vacanza. Ciò tuttavia ha portato uno dei dipendenti dell’albergo a replicare con parole terribili: “Voi ebrei non siete mai contenti! Non lamentatevi se in Europa stanno tornando i nazisti e i fascisti. C’è un motivo… Voi!”
Parole, le sue, che hanno sconvolto la Nudelman, tanto che ha subito segnalato il messaggio al sito, che ha bloccato l’accesso all’Hotel: “Leggere quel messaggio è stato tremendo,” ha dichiarato. “L’hotel ci era piaciuto molto, ho semplicemente sbagliato nell’assegnare quelle cinque stelle, ma ero in macchina e con il cellulare. Se solo ci avessero contattato per chiederci il motivo della valutazione scarsa, avremmo spiegato che si era trattato di uno sbaglio. Ma sostenere che gli ebrei sono colpevoli per ciò che accade in Europa, è intollerabile.”
“Avevamo assunto questo collaboratore affinché gestisse la parte web dell’hotel e le prenotazioni online,” ha dichiarato il titolare Ingenito. “Ha sempre lavorato molto bene, ma recentemente, per problemi suoi personali, era caduto in depressione. Mai avrei immaginato un crollo di nervi simile e una reazione tanto sconvolgente”. Il dipendente ha cercato di difendersi, dando la colpa al suo inglese incerto, ma è stato comunque licenziato: “Ci siamo sentiti in dovere di allontanarlo perché ciò che ha fatto non ha scusanti, a prescindere dalla valutazione dell’hotel,” ha detto Ingenito. “La parola razzismo non la voglio neppure sentire nominare; nel mio staff lavorano sette dipendenti: ci sono musulmani, cristiani e buddisti e mai abbiamo avuto problemi”.
In seguito, l’Hotel ha mandato un messaggio ai Nudelman: “Non vogliamo che la signora Nudelman riservi questo ricordo di noi, per questo le abbiamo inviato una email, invitando lei e i suoi cari a ritornare a trovarci, sperando che accetti le nostre scuse”.