di Redazione
Erano più di 1000 i manifestanti venuti da tutta Europa che si sono ritrovati il 18 marzo davanti al Consiglio dei diritti dell’Uomo a Ginevra per protestare contro la discriminazione di cui Israele è oggetto nell‘ONU. Si tratta del più grande incontro di questo tipo per denunciare il punto permanente dell’ordine del giorno, il 7, che stigmatizza lo Stato Ebraico. A organizzarlo l’ONG ginevrina UN Watch insieme ad altre 23 organizzazioni. (Qui il video integrale dell’evento).
Molti i politici e gli intellettuali che hanno preso la parola davanti ai manifestanti venuti dalla Svizzera, Irlanda, Francia, Belgio, Israele, Italia, Germania e Regno Unito.
Dall’Italia oltre 100 persone
Dal nostro Paese hanno partecipato più di 100 persone con due pullman partiti da Milano e altre persone che hanno raggiunto Ginevra con i propri mezzi. Fra loro Joe Abeni, presidente del Bené Berith Milano, che racconta: “Tra gli oratori ci sono stati gli interventi Dr. Dore Gold Presidente del Centro per Public Affairs di Yerushalayim, ex Ambasciatore Israeliano presso l’ONU. Inoltre hanno parlato Ambasciatori e Parlamentari di diversi Paesi e rappresentanti di varie organizzazioni ebraiche europee e Israeliane. Erano presenti varie organizzazioni, ebraiche e non ebraiche simpatizzanti di Eretz Israel. La manifestazione e i discorsi degli oratori sono durati circa tre ore e il tutto si è svolto in armonia. In particolare è stato molto emozionante essere testimone di tanto amore e vicinanza a Israele”.