di Redazione
“L’Olocausto non è stato causato dall’antisemitismo ma dal comportamento sociale degli ebrei”. È quanto ha dichiarato il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas lunedì 30 aprile durante una sessione speciale del Consiglio nazionale palestinese (NPC), in cui ha elargito ai partecipanti una “lezione di storia” – come da lui definita – durante la quale ha cercato di dimostrare che l’antico legame di 3000 anni di ebrei con Israele è falso. Lo riporta, fra gli altri, il Times of Israel.
Abbas ha spiegato che la sua storia è stata sostenuta da tre punti fatti da scrittori e storici ebrei: il primo è la teoria antisemita che gli ebrei ashkenaziti non erano discendenti degli antichi israeliti. Riferendosi al libro scritto da Arthur Kessler, La tredicesima tribù, in cui si afferma che gli ebrei ashkenaziti discendono dai Khazar, Abbas ha detto che gli ebrei europei non avevano “alcun legame storico” con la terra di Israele, e che l’Olocausto non è stato il risultato dell’antisemitismo, ma piuttosto del “comportamento sociale, [dell’imposizione] di interessi e affari finanziari”.
Abbas ha anche affermato che Israele è stato un progetto europeo sin dall’inizio, spiegando che funzionari europei come Lord Arthur Balfour della Gran Bretagna avevano limitato l’immigrazione di ebrei nei loro paesi, promuovendo allo stesso tempo l’immigrazione ebraica sulla terra di Israele.
“Coloro che volevano uno stato ebraico non erano ebrei”, ha detto, ripetendo una dichiarazione rilasciata a gennaio quando dichiarò che lo stato di Israele era stato un progetto coloniale che non aveva nulla a che fare con l’ebraismo “e mirava solo a salvaguardare gli interessi europei. In questa occasione, aveva anche detto che gli ebrei europei avevano scelto, durante l’Olocausto, di subire “morti e massacri” piuttosto che emigrare in Palestina sotto mandato britannico.
Tuttavia, lunedì, Abbas ha detto che Adolf Hitler, il cui regime nazista era responsabile della morte di 6 milioni di ebrei durante l’Olocausto, ha facilitato l’immigrazione di ebrei in Israele firmando un accordo con la Banca Anglo Palestinese (ora Bank Leumi) per il quale gli ebrei che emigravano in Palestina sotto mandato britannico potevano trasferire, tramite la banca, tutti i loro beni.
Abbas il negazionista
Queste non sono certo le prime dichiarazioni di questo tipo fatte dal presidente palestinese, che ha una lunga storia di negazione dell’Olocausto. La sua tesi di dottorato era intitolata “Dall’altro lato: il rapporto segreto tra nazismo e sionismo” ed è stato accusato nel passato di negare la portata dell’Olocausto. La tesi sosteneva che la cifra di sei milioni di vittime dell’Olocausto sarebbe stata enormemente esagerata e che i leader sionisti avrebbero collaborato con i nazisti.
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