Accuse di legami con Hamas: Harvard sospende la partnership con l’università palestinese di Birzeit

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di Davide Cucciati
L’ateneo palestinese è accusato di avere legami con Hamas. Nel 2022, membri dell’organizzazione terroristica hanno vinto le elezioni studentesche all’interno dell’ateneo e, nel 2023, lo Shin Bet ha sventato un attentato pianificato da esponenti del consiglio studentesco.

 

L’università di Harvard ha annunciato la sospensione di una collaborazione accademica con l’università palestinese di Birzeit a seguito di forti pressioni pubbliche e di accuse secondo cui l’ateneo avrebbe legami con Hamas. La decisione arriva in un momento di crescente tensione nei campus americani sul tema dell’antisemitismo.

La partnership, avviata attraverso il Francois-Xavier Bagnoud Center for Health and Human Rights della Harvard School of Public Health, è oggetto di una revisione interna iniziata la scorsa estate. La sospensione è stata preceduta da una campagna, lanciata dopo il pogrom del 7 ottobre 2023, che chiedeva la fine della collaborazione con Birzeit, sostenuta da Larry Summers, già rettore dell’università, e dalla deputata repubblicana Elise Stefanik, nota per le sue posizioni pro-Israele. Secondo quanto riportato dalla Jewish Telegraphic Agency, un rapporto finale sull’esito della revisione è atteso nelle prossime settimane.

Le critiche a Birzeit si sono intensificate negli ultimi anni. Infatti, secondo il Times of Israel, nel 2022 membri di Hamas hanno vinto le elezioni studentesche all’interno dell’ateneo e, nel 2023, lo Shin Bet ha sventato un attentato pianificato da esponenti del consiglio studentesco. Inoltre, l’Harvard Jewish Alumni Alliance ha definito l’università palestinese “sostenitrice del terrorismo”, riportando esempi di elogi pubblici a Hamas e un caso in cui un giornalista ebreo israeliano del quotidiano Haaretz fu invitato a lasciare il campus.

Questa decisione si inserisce in un contesto più ampio. Secondo la Jewish Telegraphic Agency e il Jerusalem Post, l’università di Harvard è attualmente oggetto di un’indagine da parte del Dipartimento dell’Istruzione statunitense per presunti episodi di antisemitismo, nell’ambito di un’azione che coinvolge sessanta atenei americani.

A gennaio 2025, l’università ha inoltre transatto due procedimenti civili avviati da gruppi ebraici che la accusavano di non aver garantito un ambiente sicuro agli studenti ebrei. Secondo quanto riportato dalla Jewish Telegraphic Agency, da Harvard Magazine e da Reuters, l’accordo prevede l’adozione della definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), la pubblicazione di rapporti annuali sulle segnalazioni di discriminazione e l’avvio di una collaborazione ufficiale con un’università israeliana. L’università di Harvard si è inoltre impegnata a organizzare ogni anno un simposio sull’antisemitismo, con particolare attenzione alla discriminazione e alle molestie a sfondo antisemita negli ambienti universitari e alle strategie per prevenirle. L’ateneo ha precisato di non aver ammesso alcuna responsabilità nell’ambito dell’accordo.

La sospensione del programma con Birzeit e il rafforzamento dei legami con Israele riflettono la volontà dell’università di Harvard di rispondere alle crescenti pressioni, in particolare da parte di gruppi ebraici e istituzioni governative, in un contesto segnato da forte polarizzazione e tensioni internazionali.