di David Fiorentini
In un report dell’organizzazione israeliana IMPACT-se, in collaborazione con la Jeffrey M. Talpins Foundation, è emerso un chiaro aumento nelle informazioni sugli ebrei e sull’ebraismo presente nei libri di testo del Marocco l’anno successivo alla normalizzazione delle relazioni con Israele.
Come riporta Jewish News, i ricercatori hanno analizzato 127 volumi scolastici inseriti nei programmi didattici nazionali del Marocco pubblicati tra il 2013 e il 2022, riguardanti materie umanistiche, geografia, storia, studi islamici, letteratura araba, francese e inglese, riscontrando “una quantità significativa di nuovo materiale educativo da parte del Ministero dell’Istruzione del Marocco che avvicina gli studenti con gli ebrei e l’ebraismo in misura molto maggiore”.
Adesso, “gli ebrei e l’ebraismo possono essere descritti come uno dei temi centrali del curriculum marocchino. I libri di testo insegnano che la comunità ebraica è una parte inseparabile del Marocco, con radici antiche e un’eredità di secoli di coesistenza con la popolazione non ebraica. La comunità ebraica è chiaramente rappresentata come un aspetto inseparabile della società marocchina.”
Sebbene non sia ancora citato la Shoah né la storia dello Stato d’Israele, “gli ebrei sono presentati in modo affettuoso: gli studenti sono esposti alla cucina ebraica, alle festività, alla musica, così come alle storie di nostalgia e affetto degli ebrei verso il Marocco, che i libri di testo interpretano come un segno di patriottismo marocchino”.
Di fronte a dei risultati così positivi, anche l’amministratore delegato di IMPACT-se, Marcus Sheff, si è detto stupito, sottolineando l’influenza del re Mohammed VI nel progetto.
“L’affetto con cui vengono rappresentati la comunità ebraica marocchina e i suoi costumi, così come la vita dei singoli ebrei marocchini, è commovente. I libri di testo aprono le case della comunità ebraica e fanno capire che gli ebrei sono parte integrante del tessuto nazionale e culturale del Marocco”.