Ahmadinejad all’apertura del vertice Fao

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Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad sarà con ogni probabilità a Roma in occasione del vertice della Fao, dal 3 al 5 giugno, una vetrina internazionale che il leader negazionista non vuole certo perdere e che intende sfruttare al massimo; ha chiesto infatti udienza a Benedetto XVI e vorrebbe incontrare il premier Berlusconi. Sarà quindi anche un’occasione per valutare sia la realpolitik del nuovo governo italiano sia quella del Vaticano: l’imbarazzo di stringere la mano a chi non perde occasione per minacciare Israele, vaticinarne la distruzione e negare la Shoah peserà più o meno della necessità di mantenere relazioni con uno dei maggiori produttori di petrolio, con la repubblica degli ayatollah, leader dei musulmani sciiti?

Il quotidiano il Riformista ha lanciato, in relazione al vertice di Roma, un appello perché non si abbiano cedimenti sulla politica estera e il programma nucleare portati avanti dall’Iran. Il Ministro degli Esteri Frattini ha risposto con un intervento: “Esprimo il mio sostegno alla stigmatizzazione di ogni dichiarazione diretta a porre in discussione il diritto all’esistenza di Israele e di ogni affermazione volta a negare la realtà storica della Shoah. L’Italia” ha concluso Frattini “continuerà a perseguire, congiuntamente con i principali partner internazionali, una linea di fermezza e di trasparenza riguardo al programma nucleare iraniano, e al contempo appoggiare l’impegno negoziale posto in essere dall’Unione europea e dall’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza Javier Solana”. E a proposito della richiesta di Ahmadinejad di incontrare i vertici della politica italiana, Frattini ha dichiarato: “L’agenda non consente l’incontro con il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad. Infatti oltre al vertice Italia-Egitto, nessun bilaterale è in programma”.
L’appello del Riformista si articola in tre punti. Il primo, con un esplicito riferimento alle situazioni libanese e israelo-palestinese, esprime “contrarietà a ogni forma di ingerenza negli affari interni degli Stati del vicino oriente”. Nel secondo si sottolinea la necessità di “impedire ogni ipotesi di sviluppo del nucleare a fini bellici che possa innescare una corsa agli armamenti in Medio Oriente”. Nel terzo si sostiene il ripudio di “ogni affermazione o azione volta a negare la Shoah come fatto storico, a contestare il diritto all’esistenza dello Stato d’Israele o a chiederne la distruzione”.

Il programma, provvisorio, della prima giornata dei lavori del vertice FAO prevede gli interventi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon e del direttore della Fao Jacques Diouf. Al centro dei lavori le questioni dell’emergenza alimentare nel mondo, della lotta ai cambiamenti climatici e della bioenergia. È prevista la partecipazione di oltre trenta capi di Stato e di governo e di un centinaio di ministri.

Per Ahmadinejad si tratta della prima visita in una capitale dell’Unione Europea. L’ambasciatore iraniano a Roma Abolfaz Zohrevand ha così motivato la visita del leader iraniano: “Spero che il viaggio del presidente Ahmadinejad a Roma porti un messaggio per la comunità internazionale: lo scenario del mondo così come lo vediamo oggi subirà dei cambiamenti profondi. Toccherà ai paesi lavorare insieme per contribuire a risolvere questioni decisive come quelle del cibo”.

Il programma del vertice FAO

Conferenza sulla sicurezza alimentare: le sfide del cambiamento climatico e della bioenergia
Roma, 3 – 5 giugno 2008

Capi di Stato e di Governo e ministri discuteranno dell’attuale situazione alimentare e del rialzo dei prezzi delle derrate, di come il cambiamento climatico incida sull’agricoltura e di come essa a sua volta possa contribuire a ridurne gli effetti.

L’obiettivo del summit è quello di aiutare i paesi e la comunità internazionale a trovare soluzioni sostenibili mediante l’individuazione di politiche, strategie e programmi necessari per salvaguardare la sicurezza alimentare mondiale.

All’ordine del giorno:

– L’individuazione delle nuove sfide che minacciano la sicurezza alimentare mondiale in termini di domanda e di offerta, di politiche e struttura del mercato.

– Una migliore comprensione del legame esistente fra sicurezza alimentare, cambiamento climatico e bioenergia.

– L’identificazione di un processo che porti a interventi a livello istituzionale affinché negli accordi internazionali sul clima e sulla bioenergia vengano integrate misure di salvaguardia della sicurezza alimentare.

– Discussione e adozione di politiche, strategie e programmi volti a garantire la sicurezza alimentare mondiale, in particolare di misure per fronteggiare il rialzo dei prezzi alimentari.

– Dichiarazione finale su “Sicurezza alimentare mondiale e azioni necessarie”.