Amos Oz fra i libri di testo

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Un bella notizia arriva dalla Svezia. L’autorità per l’istruzione ha deciso di distribuire in tutto il paese ai 115000 studenti dell’undicesima classe (età 17-18 anni) il libro di Amos Oz Contro il fanatismo. Scopo dell’iniziativa è quello di diffondere la tolleranza, di sradicare il radicalismo e presentare ai giovani svedesi il conflitto israelo-palestinese da un differente punto di vista. Il libretto, che non è stato pubblicato in ebraico, è accompagnato da una guida per l’insegnante.

Data l’importanza di questo progetto, Amos Oz ha deciso di rinunciare alle royalties, e le autorità svedesi hanno deciso di partecipare alla raccolta di fondi in collaborazione con la casa editrice Bonnier, il più importante editore scandinavo e con la cosiddetta “Marcia dei cucchiai”, che è un’organizzazione svedese nata dopo un’intervista rilasciata dallo scrittore israeliano ai media svedesi.


A Oz venne chiesto come una persona qualunque possa contribuire sulla soluzione di tragedie quali il genocidio in Darfur o il problema della fame in Africa, e lui rispose con una parabola su una casa che va in fiamme. Di fronte all’incendio una possibilità è quella di scappare e lasciare che tutto bruci. Un’altra è quella di scrivere il giorno dopo una lettera indignata alle autorità. La terza opzione è versare un secchio d’acqua sul fuoco e spegnerlo. E se uno non ha un secchio, prenda una tazza, e se non ha una tazza usi un cucchiaio. Se c’è un mucchio di gente con i cucchiai, dice Oz, si riuscirà alla fine a spegnere l’incendio. In seguito all’intervista, l’organizzazione ha iniziato a vendere spille a forma di cucchiaio (40 dollari) per finanziare progetti volontari e anche per l’acquisto del libro.


Il governo svedese ha contattato l’Unione Europea suggerendo anche di distribuire il libretto fra tutti gli stati membri.


Per Amos Oz questa iniziativa è stata una sorpresa, perché nessuno gliene aveva parlato prima. “È importante, ha detto, che i ragazzi delle scuole superiori sappiano che cosa è il fanatismo. Ciò li aiuterà a capire meglio il nostro conflitto.”