di Davide Foa
Come affrontare il BDS? Quali armi mettere in campo per fronteggiare la crescente campagna d’odio nei confronti di Israele e degli israeliani?
Due associazioni, Anti Defamation League (ADL) e Reut, hanno deciso di unire le proprie forze per sconfiggere una volta per tutte il movimento BDS e tutte le sue diramazioni.
Entrambe combattono ogni giorno l’odio anti-ebraico: per questo hanno da poco annunciato l’inizio di una campagna comune “per aiutare le comunità ebraiche e lo Stato d’Israele a fronteggiare questa crescente sfida”, come si legge sul sito dell’ Anti Defamation League.
Stando a quanto dichiarato dai rappresentanti delle due organizzazioni, ADL e Reut lavoreranno fianco a fianco, eseguendo in un primo momento un lavoro di ricerca, grazie al quale sarà possibile analizzare e capire la più intrinseca natura delle campagne del movimento BDS. Le conclusioni di questa prima fase di studio, stimate per la fine di quest’anno, saranno la base per una strategia comune, da diffondere anche ad altre organizzazioni.
“Questa iniziativa comune ADL-Reut ci permetterà di assumere un nuovo approccio, inizialmente studiando l’intera varietà di fattori che hanno portato alla crescita di sforzi internazionali, come il BDS, che cercano di mettere in discussione il diritto di Israele ad esistere”, ha dichiarato Marvin D. Nathan, presidente nazionale di ADL.
La crescente forza del BDS ha dunque “imposto” alle due grandi organizzazioni la necessità di trovare una soluzione comune, che possa essere adottata da tutte le comunità ebraiche del mondo.
“Le forze dietro la delegittimazione di Israele vogliono isolare lo Stato ebraico e hanno ampliato la loro strategia negli ultimi anni, così da attaccare Israele in diversi modi”, afferma Jonathan Greenblat, CEO di ADL. “Troppo spesso questi sforzi diventano vettori per il peggiore ideale e immaginario antisemita(…)”.
Greenblat ha poi aggiunto: “Esistono già diverse eccellenti iniziative volte a fronteggiare il BDS e altre delegittimazioni. Speriamo che il nostro lavoro possa aiutare e rinvigorire tali sforzi”.
L’obiettivo è dunque quello di “mostrare il movimento BDS per quello che è, ovvero una campagna antisemita nonché una distrazione dalle vere questioni, che hanno bisogno di essere indirizzate verso la creazione di condizioni favorevoli per una significativa e duratura pace tra Israele e il popolo palestinese”.