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Antisemitismo a Brooklyn, incriminato 18enne che aveva aggredito ebreo chassidico

Mondo

di Paolo Castellano

Logan Jones, un 18enne americano, è stato incriminato per molestie, minacce e lesioni nei confronti di un ebreo ultraortodosso. La vittima si stava recando in una sinagoga di Williamsburg, nel distretto di Brooklyn, quando un gruppo di individui l’ha colpita con calci e pugni. L’incriminazione è stata annunciata il 3 giugno dal procuratore distrettuale Eric Gonzalez.

Come è ormai noto, questa è una delle numerose aggressioni antisemite che si sono registrate negli Stati Uniti. In un rapporto dell’Anti-Defamation League si afferma che i crimini contro gli ebrei sono quasi triplicati a New York nello scorso anno.

In questo caso, l’ebreo aggredito indossava abiti chassidici mentre si stava recando in sinagoga in una giornata d’aprile. Sulla sua strada ha incrociato la banda di Logan Jones: il gruppo lo ha aggredito con calci e pugni che gli hanno provocato diversi lividi sul corpo e ferite su testa e viso. La violenza antisemita è cessata quando la moglie della vittima ha chiamato la polizia, causando la fuga degli aggressori.

«Senza preavviso o provocazione, Logan Jones avrebbe aggredito un uomo innocente soltanto a causa della sua fede ebraica», ha sottolineato il procuratore Gonzalez.

«I crimini che prendono di mira le persone per la loro religione, etnia, genere od orientamento sessuale sono una minaccia per tutto ciò che rappresentiamo qui a Brooklyn. Ora cercheremo di condannare l’imputato».

Come riporta il Jerusalem Post, Logan Jones dovrà tornare in tribunale il 24 luglio per essere giudicato dopo le accuse di aggressione e minacce con l’aggravante del crimine d’odio. Al momento, la sua cauzione è stata fissata a 30mila dollari.