di Paolo Castellano
I due uomini che sono stati accusati di aver ucciso Mireille Knoll, sopravvissuta alla Shoah di 85 anni, saranno processati per omicidio a sfondo antisemita. Lo ha comunicato la Procura di Parigi, come ha riportato il 16 maggio il sito d’informazione Israel National News. L’omicidio avvenne il 23 marzo e sconvolse non solo l’opinione pubblica francese ma anche quella mondiale. Inoltre, la Comunità ebraica di Milano ricordò l’anziana signora con una cerimonia di commemorazione al Tempio Maggiore di via Guastalla.
La sopravvissuta alla Shoah venne barbaramente uccisa nel suo appartamento: bruciata viva dopo aver subito 11 coltellate dai suoi aggressori. Il suo corpo carbonizzato venne ritrovato dalle forze dell’ordine. In passato Mireille Knoll aveva denunciato alla polizia che il suo vicino l’aveva ripetutamente minacciata. Ed è proprio il vicino di casa, insieme al suo presunto complice, che dovrà affrontare un processo per omicidio e antisemitismo.
Yacine Mihoub, 28 anni, figlio del vicino di Mireille Knoll, e il suo amico Alex Carrimbacus, 23 anni, hanno ricevuto l’incriminazione lo scorso 14 maggio. I due presunti assassini hanno evidenti problemi psichiatrici, come hanno scoperto gli investigatori delle forze dell’ordine francesi.
Durante gli interrogatori, Carrimbacus aveva dichiarato che lui e Mihoub avevano deciso di rapinare Mireille Knoll perché era ebrea. Mihoub ha poi respinto la versione del complice in un successivo colloquio con gli inquirenti. Infine, i due ragazzi si sono dichiarati innocenti. Entrambi hanno precedenti penali.
Sammy Ghozlan, capo dell’Ufficio nazionale per la vigilanza contro l’antisemitismo, ha detto che la sua organizzazione ha accolto con favore la decisione della Procura di Parigi. Durante il 2019, Ghozlan ha inoltre criticato una sentenza della magistratura francese che aveva stabilito di non poter riaprire l’indagine sulla morte Sarah Halimi: il suo assassino era stato prosciolto dalle accuse per abuso di marijuana. Kobili Traore spinse dalla finestra la donna ebrea, causandone la morte. Questo episodio è avvenuto nel 2017.