di Roberto Zadik
Gli ebrei francesi sono sempre più “sotto tiro” e stavolta nel vero senso della parola e, a questo proposito, due episodi decisamente preoccupanti sono accaduti in questi giorni.
Spari a una sinagoga di Sarcelles
Il primo di questi, venerdì scorso, secondo il sito www.lemonde.fr, la sera in pieno Shabbat, a Sarcelles, dove vive una importante comunità ebraica, due ragazzi di 15 e 16 anni hanno cominciato a sparare davanti a una sinagoga, con una carabina a piombo ferendo leggermente una persona. Un gesto che per fortuna non è degenerato in conseguenze peggiori ma che conferma una situazione molto pesante. Successivamente, dopo la diffusione della notizia, i due responsabili sono stati fermati e interrogati sabato con l’aggravante di antisemitismo.
Raccontando il misfatto compiuto, essi hanno ammesso di aver sparato dal balcone di una palazzina situata, in rue Charles Peguy, di fronte alla sinagoga riuscendo a colpire un uomo che, come conferma anche il sito di “Parisien” “ha riportato una ferita superficiale” secondo le dichiarazioni del sindaco del luogo, Patrick Haddad condannando fermamente l’accaduto. Ovviamente non sono mancate le reazioni. da parte delle istituzioni ebraiche e nazionali.
Indignato il presidente della comunità di Sarcelles, Moise Kahloun, che ha denunciato l’accaduto enfatizzandone però l’immaturità “non si tratta di un attacco antisemita ma di due bambini che hanno colpito a caso” anche se egli non ha nascosto la propria preoccupazione per l’ondata di antisemitismo di persone “che ormai non si nascondono nemmeno più dichiarandolo apertamente”.
Stando a Le Monde e alle notizie attualmente in circolazione, si stanno moltiplicando le manifestazioni antisemite, dalla vandalizzazione dei monumenti a Ilan Halimi e a Simone Veil fino agli insulti antisemiti contro il filosofo Alain Finkielkraut.
Deturpate 80 tombe in Alsazia
In tema di gravi episodi, 80 tombe del cimitero ebraico alsaziano di Quatzenheim, a nord ovest di Strasburgo sono state profanate da ignoti, come ha annunciato il sito di www.europe1.fr , martedì scorso. Ancora sconosciuti i responsabili del gesto che è stato subito condannato duramente dal presidente Macron “con la più assoluta fermezza come atto antisemita odioso”.
A seguito di questa profanazione, la procura di Strasburgo ha deciso di aprire una inchiesta affidata alla sezione investigativa della capitale alsaziana. Le tombe sono state deturpate con una serie di svastiche blu e gialle e l’attacco porterebbe la firma dei “lupi neri alsaziani” che si riferirebbe a un gruppo sovversivo locale attivo negli anni ’70. Condannato dal prefetto Jean Luc Marx che ha sottolineato quanto “questo attacco oltraggi i valori repubblicani di tutti noi francesi” e anche Maurice Dahan, presidente del consistorio ebraico della regione ha detto “questo fenomeno sembra inarrestabile e non so quanto tempo resisteremo”. Le istituzioni francesi sono subito intervenute.
Ad accorrere sul posto il presidente Macron e il Ministro degli Interni, Christophe Castaner che si recheranno in Alsazia per condannare l’accaduto. Clima incandescente in Francia in questi giorni, dalle scritte al negozio “Bagelstein” fino alle vandalizzazioni dei monumenti dedicati a Simone Veil e a Ilan Halimi, fino agli insulti al filosofo Finkielkraut.
La notizia di Strasburgo è stata ripresa dal sito di “Repubblica” che ha reso noto l’impegno di Macron nel visitare, martedì 19 febbraio, il Memoriale della Shoah e la sua condanna dura di questi fatti che “sono la morte certa della nostra storia, sempre stando al sito di “Repubblica”.