di Marina Gersony
Ha espresso tutta la sua solidarietà a Israele e alla popolazione ebraica condannando con fermezza gli attacchi di Hamas.
Armin Laschet, governatore della Renania Settentrionale-Vestfalia e candidato del fronte cristiano-democratico alle elezioni del prossimo settembre, è stato eletto lo scorso 16 gennaio leader della CDU, partito nel quale ha ricoperto diversi incarichi: un successo, quest’ultimo, che dovrebbe garantire continuità con l’indirizzo preso dalla CDU negli anni di leadership di Angela Merkel. Le sue posizioni sono fortemente europeiste e in favore di un’Europa che sappia stare in piedi autonomamente. È stato tra i sostenitori della linea di accoglienza ai migranti di Merkel, posizione che gli ha creato non pochi avversari nel partito.
Nato ad Acquisgrana 60 anni fa, cattolico, definito politico pragmatico e diretto, dal giugno 2017 guida il land considerato il cuore industriale della Germania. Dopo il recente conflitto di Gaza e l’esplosione di attacchi antisemiti, ha ribadito fermamente che la sicurezza di Israele e la protezione della vita ebraica rimangono priorità tedesche. Del resto non è certo nuovo a dichiarazioni in supporto di Israele e nel suo impegno di proteggere le istituzioni ebraiche. Come quando nel marzo 2020 è andato in Israele per aprire un ufficio di rappresentanza a Tel Aviv per la Renania Settentrionale-Vestfalia, con l’obiettivo di promuovere una più stretta cooperazione nei settori degli affari, dell’innovazione, della scienza, della cultura e dell’istruzione. Ed è durante il recente conflitto tra Israele e Hamas che Laschet si è messo in contatto con il neo-ufficio riassumendo la telefonata in un tweet lo scorso 11 maggio:
«Ho appena parlato al telefono con il capo della nostra agenzia NRW a Tel Aviv che ha aperto nel 2020 @DrGilYaron. Oggi deve dormire con suo figlio nel rifugio per proteggersi dagli atroci attacchi missilistici di Hamas.La nostra profonda solidarietà va a Israele #StandWithIsrael».
Come scrive un esaustivo e articolo dell’Algemeiner che riportiamo di seguito in parte, la scorsa settimana Laschet ha chiesto la messa al bando della bandiera di Hamas sulle strade della Germania a seguito di una serie di dimostrazioni anti-israeliane e di atti antisemiti in diverse città, tra cui in Renania Settentrionale- Vestfalia, che ha visto il lancio di pietre e l’incendio delle bandiere israeliane fuori dalle sinagoghe. Il crescente sentimento anti-ebraico e anti-israeliano visto in tutto il mondo è stato innescato dal recente round di combattimenti nella Striscia di Gaza tra lo Stato Ebraico e l’organizzazione terroristica di Hamas.
«Abbiamo bandito la bandiera del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) in Germania, perché è un’organizzazione terroristica. Pertanto, anche la bandiera di Hamas, che rappresenta il terrorismo, deve essere bandita e non dovrebbe essere autorizzata a essere mostrata nelle strade tedesche – ha affermato Laschet, rivolgendosi al Parlamento in un dibattito sull’antisemitismo il 20 maggio -. Hamas sta trasformando i cittadini di Gaza in ostaggi per le loro attività terroristiche e sta indebolendo l’Autorità Palestinese».
Come altri politici in Germania, Laschet ha condannato la recente ondata di manifestazioni per essere intrinsecamente anti-israeliana e antisemita. Secondo il candidato alla Cancelleria, l’antisemitismo tedesco ha ora tre fonti principali: l’estrema destra, la sinistra radicale e alcuni immigrati musulmani, ognuna delle quali necessita di attenzione.
Qui il video della conferenza stampa di Armin Laschet sul conflitto tra Israele e Hamas
(Foto: Olaf Kosinsky (kosinsky.eu) Licence: CC BY-SA 3.0-de)