di Ilaria Ester Ramazzotti
La sinagoga della città di Arcangelo (Arkhangelsk), nel nord della Russia, è stata seriamente danneggiata lo scorso 12 aprile a causa di un incendio appiccato da un attentatore. L’attacco è avvenuto durante la notte e non ha provocato feriti. L’edificio era stato inaugurato nel 2018, si compone di tre piani e comprende un tempio da 500 posti.
Il fuoco è divampato in parte della costruzione, della facciata e nell’atrio del centro comunitario della comunità ebraica, denominata ‘Stella del Nord’. Lo ha fatto sapere il Congresso ebraico russo, che ha redatto un report sull’accaduto basandosi sui video registrati dalle telecamere di sorveglianza. Un uomo avrebbe scavalcato la recinzione e si sarebbe avvicinato all’edificio alimentando le fiamme con un liquido incendiario su delle gomme. I vigili del fuoco sarebbero arrivati sul posto dopo 15 minuti.
Anatoly Obermeister, a capo del settore settentrionale del Congresso, ha sottolineato che si è trattato del terzo atto violento perpetrato contro il centro ebraico, seppur i precedenti avessero causato pochi danni. Nell’aprile 2015, alcuni individui non identificati hanno sparato con un fucile ad aria compressa contro l’edificio mentre era in costruzione, lasciandovi poi dei graffiti di stampo antisemita. Nel 2016, una bomba incendiaria è stata invece lanciata nel cantiere ancora in corso. I lavori di edificazione erano stati finanziati da donazioni private.