Attenti agli ebrei, segnale stradale choc a Londra

Mondo

di Roberto Zadik

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(Fonte: Ynetnews)

Sembra una gag di qualche Candid Camera o uno scherzo carnevalesco fuori stagione mentre è una notizia inquietante riportata dal sito Ynet. A quanto pare a Londra tira brutta aria per gli ebrei come in diverse parti del mondo purtroppo: qui un sinistro cartello stradale con la scritta “Attenti agli ebrei“. Raffigurante una sagoma dalle sembianze religiose, l’insegna è apparsa vicino alla sinagoga di  Stamford Hill quartiere londinese a maggioranza ortodossa.

Era da molto tempo che non si vedevano cose del genere e in questi anni stanno ricomparendo scritte, svastiche, offese antisemite in vari Paesi, dagli Stati Uniti, all’Inghilterra. I residenti del quartiere sono rimasti comprensibilmente sconvolti e hanno prontamente comunicato il fatto all’organizzazione “Shomrim” (in ebraico guardiani) attiva nel monitoraggio degli atti di antisemitismo per conto della Comunità ebraica londinese riportando il tutto alla polizia. Probabilmente stando alle prime ricostruzioni, il cartello è stato messo durante le festività di Purim nel quartiere densamente popolato da ebrei, dove vivrebbero 20mila ortodossi.
Secondo quanto riporta il sito dell‘Indipendent, il discutibile cartello è stato rimosso martedì sera dalla polizia di Hackney e i vertici delle forze dell’ordine londinesi come Dianne Abbott e David Lammy del comando poliziesco di Tottenham hanno condannato aspramente il gesto definito dalla Abbott “disgustoso e inaccettabile”, mentre per Lammy “queste oscenità non hanno nessun posto nella nostra comunità”.

Ma chi è stato a compiere un gesto del genere? A rispondere a questo interrogativo è l’autorevole The guardian secondo cui il “colpevole” è il fotografo e artista freelance Franck Allais che si è scusato chiarendo, secondo la sua posizione, che non si tratta di un cartello antisemita ma di un progetto che rappresenta in varie insegne diversi soggetti, da una donna che spinge una valigia o un uomo su una sedia a rotelle con un gatto in braccio.

Antisemitismo o arte? Difficile da stabilire. Nel suo commento Allais, che ha collaborato per varie riviste e magazine, ha sminuito il suo gesto dicendo che il cartello apparso lo scorso 15 marzo in una delle più numerose comunità classifiche europee non aveva nessun intento denigratorio e che intendeva solamente “rappresentare come ognuno di noi abbia una sua identità” come si è giustificato davanti alle forze dell’ordine.

Nonostante questo suo messaggio la tensione a Londra è alta e i crescenti messaggi di antisemitismo, come ha detto Barry Bard, membro di Shomrim, “stanno preoccupando molto ma fortunatamente si tratta di offese verbali senza aggressioni fisiche”.