di Nathan Greppi
Il Memoriale di Auschwitz ha recentemente denunciato degli atti di vandalismo che hanno colpito nove baracche del campo di sterminio, dove ignoti hanno disegnato graffiti riportanti slogan antisemiti e negazionisti.
Come riporta la BBC, i graffiti sono stati trovati nel sito di Birkenau, il più grande dei 40 campi che formavano il complesso. La polizia locale ha già iniziato le indagini per cercare di trovare i colpevoli. In un comunicato, il Memoriale ha chiesto a chiunque si trovasse lì martedì mattina, e in particolare ai turisti che hanno scattato delle foto, di avvisarli qualora avessero notato niente di insolito. Hanno aggiunto che, una volta che la polizia avrà compilato tutta la documentazione necessaria al fine di risolvere il caso, i graffiti verranno cancellati dal personale. Inoltre, hanno spiegato che il sistema di sicurezza, per quanto in via di ampliamento, dipende interamente dal loro budget, che si è fortemente ridotto durante le chiusure per i lockdown.
Anche l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha rilasciato una dichiarazione di condanna nei confronti dell’atto di vandalismo, che secondo loro rappresenta “un insulto non solo nei confronti del ricordo delle vittime, ma anche dei sopravvissuti e di chiunque abbia una coscienza.”
Questa non è la prima volta che ad Auschwitz si verificano fenomeni di questo genere: nel 2010 un cittadino svedese è stato arrestato per aver cercato di smontare e rubare la scritta Arbeit Macht Frei (“Il lavoro rende liberi”) all’ingresso del campo di sterminio, e fu condannato a due anni di carcere. Mentre all’inizio di quest’anno, il muro di un cimitero ebraico vicino al campo è stato ricoperto di svastiche e altri simboli nazisti.