di Paolo Castellano
A Vienna ci sono vie intitolate a personalità che ebbero legami con l’antisemitismo e il partito nazista. Per questo motivo, tra il 9 e il 10 novembre un gruppo di attivisti ha deciso di “rinominare” 23 strade di Vienna, intestandole a ebrei e non ebrei che fecero parte della resistenza. Questa protesta è stata organizzata in occasione dell’anniversario della Kristallnacht.
Come riporta il The Times of Israel, l’iniziativa ha coinvolto 20 attivisti che armati di adesivi e scale hanno ricoperto le targhe dedicate a personaggi antisemiti, ex membri del partito nazista di Hitler e persino soldati e ufficiali dei gruppi paramilitari SS e SA, noti per aver contribuito alla realizzazione della Shoah.
Tra i nomi dei nuovi cartelli si trovano quelli dell’agente britannica di origini ungheresi Hannah Senesh e il leader partigiano Abba Kovner. Per altro, metà delle nuove insegne è stata intitolata alle donne della resistenza.
«Come presidente dell’Unione austriaca degli studenti ebrei, sono molto felice che questi attivisti abbiano preso in mano la situazione», ha dichiarato Sashi Turkof, 20 anni, laureato in Scienze dell’educazione all’Università di Vienna.
«In Austria abbiamo una forte cultura del ricordo [della Shoah], ma d’altra parte è molto difficile per noi come minoranza essere ascoltati – ecco perché è importante dire che questi cartelli non possono rimanere così, devono essere cambiati».
«Non siamo d’accordo sul condividere le nostre strade con nazisti e antisemiti», ha sottolineato Turkof.
Non è nuova la polemica sulle vie che onorano i nazisti, tanto che nel 2013 il Dipartimento della Cultura di Vienna ha commissionato un rapporto su 4.300 strade cittadine. La commissione, guidata dallo storico e professore dell’Università di Vienna Oliver Rathkolb, ha notato che 170 nomi di vie stradali presentavano delle criticità – 28 possedevano il nominativo di persone “che con violenza hanno espresso sostegno ad atteggiamenti antisemiti o ad altri pregiudizi”.