Aziende israeliane riammesse alla fiera della difesa Eurosatory. Parigi cede tra boicottaggi e polemiche

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di Redazione
Lunedì 17 giugno si è inaugurata la fiera Eurosatory, la più grande fiera internazionale per il settore della difesa e sicurezza terrestre e aero-terrestre che si tiene ogni due anni vicino a Parigi, senza la partecipazione dei 74 espositori israeliani previsti. Questo evento rappresenta l’ultimo di una serie di tentativi di boicottare Israele, boicottaggio che si manifesta in molteplici ambiti – commerciale, sportivo, culturale ed economico – e che si è intensificato durante l’ultimo conflitto. Perfino nel settore accademico dove, come noto, numerosi atenei americani ed europei si oppongono alla collaborazione con le università di Tel Aviv.

Il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele (BDS), sta causando notevoli tensioni a livello globale.

Tuttavia, questa volta si è verificato un cambiamento significativo. Come riferisce  i24news, il tribunale commerciale di Parigi ha ordinato alla fiera Eurosatory di sospendere il divieto di partecipazione imposto alle aziende israeliane, giudicando tale misura discriminatoria. La Camera di commercio franco-israeliana ha ottenuto giustizia dopo che il Governo francese aveva deciso di escludere i produttori di armi israeliani dall’evento, in risposta al conflitto a Gaza.

La situazione si era ulteriormente complicata pochi giorni prima quando il Tribunale di Bobigny, su richiesta di associazioni filo-palestinesi, aveva esteso il divieto includendo anche gli intermediari di queste aziende. Gli organizzatori della fiera avevano criticato duramente questa decisione e annunciato l’intenzione di contestarla. Anche il ministro della Difesa aveva espresso il suo dissenso, ritenendo che il Tribunale di Bobigny avesse oltrepassato le intenzioni iniziali del governo. Lunedì, poche ore prima della sentenza del Tribunale commerciale di Parigi, era stata presentata un’ordinanza provvisoria al Consiglio di Stato per annullare definitivamente la decisione del Governo

I fatti

Facciamo un passo indietro: come riportato dal Jerusalem Post, sabato 15 giugno il Tribunale distrettuale francese ha esteso il divieto di partecipazione delle aziende israeliane e dei loro intermediari alla conferenza internazionale sulle armi Eurosatory 2024. Il mese scorso, il Ministero della Difesa francese aveva già ordinato agli organizzatori di vietare la presenza dell’industria della difesa israeliana all’evento, dichiarando che «non sussistono più le condizioni per ospitare aziende israeliane alla fiera mentre il presidente chiede a Israele di cessare le operazioni a Rafah».

L’ONG palestinese Al-Haq, insieme a una coalizione di 50 ONG e organizzazioni della società civile, aveva presentato istanza al tribunale di Bobigny. Secondo Al-Haq, il giudice ha accolto l’ingiunzione del 6 giugno, sostenendo che la partecipazione di aziende e delegati israeliani all’Eurosatory Il 2024 potrebbe favorire presunte violazioni del diritto internazionale da parte dell’esercito israeliano. Il Tribunale ha anche ordinato che la decisione fosse affissa all’ingresso della mostra dal lunedì al giovedì.

«L’obiettivo era impedire efficacemente alle aziende produttrici di armi israeliane e alle loro filiali di partecipare all’Eurosatory, dove avrebbero potuto vendere tecnologie utilizzate dall’esercito israeliano, accusato di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e plausibile genocidio secondo la Corte internazionale di giustizia», ha dichiarato Al-Haq.

Il CEO di Combat Antisemitism, Sacha Roytman, ha criticato aspramente la sentenza, affermando che molte delle tecnologie israeliane sono progettate per proteggere i civili e minimizzare i danni collaterali. Ha inoltre sostenuto che le aziende israeliane sono state bandite per difendere il loro Paese in seguito al massacro del 7 ottobre, accusando la decisione di antisemitismo. «Bandire le aziende ebraiche semplicemente perché Israele si sta difendendo dal più grande attacco contro gli ebrei dai tempi dell’Olocausto è un evidente atto di antisemitismo. Israele è in prima linea nella lotta tra i valori occidentali e l’islamismo radicale. Presto i Paesi dovranno imparare da Israele come combattere il terrorismo in modo efficace», ha affermato Roytman sui social media. «L’Olocausto iniziò con leggi contro gli ebrei. Oggi, si ripete con leggi e tribunali che autorizzano il boicottaggio dell’unico Stato ebraico. Nel 1933 nessuno immaginava che ciò avrebbe portato all’Olocausto e alla Seconda Guerra Mondiale, ma accadde».

Anche il Consiglio di rappresentanza delle istituzioni ebraiche in Francia (CRIF) ha criticato la decisione originaria del Ministero della Difesa di escludere le imprese israeliane, dichiarando il 3 giugno che la Repubblica si stava piegando a poche migliaia di manifestanti in un atto di ipocrisia. «Come si può giustificare il mancato accoglimento delle aziende di un Paese democratico alleato quando espositori provenienti da nazioni lontane dal rispetto dei diritti umani, come Cina e Turchia, saranno presenti?», ha dichiarato il CRIF.

Cos’è Eurosatory?

Fondata nel 1967 con il motto «Non può esistere un mondo sostenibile senza pace e sicurezza», Eurosatory è la fiera globale di riferimento per i professionisti della Difesa e della Sicurezza.

Organizzata ogni due anni a Parigi, Eurosatory rappresenta un’occasione unica per riunire produttori e start-up da tutto il mondo, insieme a figure chiave del mercato della difesa e della sicurezza sia pubbliche che private. Gli espositori e i partecipanti, come si legge sul sito, hanno l’opportunità di interagire con esperti di spicco, rappresentanti governativi, amministrazioni, istituzioni internazionali e ONG. L’evento offre un ricco programma di conferenze e tavole rotonde di alto livello, dove è possibile scoprire le ultime innovazioni e le tendenze emergenti del settore.

Ogni edizione di Eurosatory si distingue per le sue proposte presentando più di 500 nuove soluzioni. La fiera si pone come una vetrina globale dell’innovazione, offrendo ai visitatori istituzionali e professionali una vasta gamma di soluzioni e servizi per migliorare le loro capacità di difesa e sicurezza. Grazie a questa piattaforma, i partecipanti possono approfondire le prospettive e gli sviluppi del settore, scoprendo lo stato dell’arte delle tecnologie e delle strategie di difesa.