“Soldi sprecati per gli ebrei”: bagarre a Milano

Mondo

Grande polemica, con tanto di sospensione della riunione, al Consiglio provinciale di Milano per le parole della consigliera di Fratelli d’Italia Roberta Capotosti che, lamentandosi che per iniziative sulle foibe non è stato speso «un euro o un’ora di tempo» ha aggiunto che «per gli ebrei e per l’olocausto si sprecano iniziative, fiato e soldi da tempo».

Questa frase ha portato all’uscita dall’aula dei consiglieri di centrosinistra e alla sospensione della seduta. Secondo la consigliera Pd Diana De Marchi si tratta di parole
«inaccettabili e provocatorie», di dichiarazioni «gravissime e irresponsabili» secondo il capogruppo della lista Un’Altra Provincia, Massimo Gatti. «L’errore più grande – ha aggiunto il capogruppo dei democratici Bruno Ceccarelli – è pretendere il ricordo di una tragedia sminuendone un’altra» ed è «proprio perché sono ancora troppe le persone che ritengono sprecato il tempo per ricordare la Shoah che oggi dobbiamo continuare a ricordarla».

A difendere la consigliera di Fratelli d’Italia, è stato il capogruppo del suo partito Massimo Turci che ha bollato quella del centrosinistra come una «sceneggiata». «L’opposizione – ha aggiunto la stessa Capotosti – ha, per l’ennesima volta, cercato di travisare la storia per far apparire la tragedia delle Foibe meno grave di quella dell’Olocausto come se ci potessero essere tragedie di serie B e tragedie di serie A. Si dovrebbero vergognare di continuare a sostenere in tutte le sedi che le Foibe furono la naturale conseguenza del fascismo. Sono loro a dover chiedere scusa alle tante vittime di quell’immane tragedia».

Dura la reazione di Renzo Gattegna, presidente dell’Ucei. «Le frasi pronunciate a Milano dal consigliere provinciale di Fratelli d’Italia (Fdi) Roberta Capotosti costituiscono il vano e ignobile tentativo di alimentare una contrapposizione tra diverse memorie del Novecento. Amareggia e lascia interdetti che un rappresentante delle istituzioni possa parlare di ricordo della Shoah come di uno spreco di “soldi, fiato e tempo”. Ma d’altronde non sorprende che autrice di questa iniziativa sia chi, ancora oggi e nonostante la responsabilità pubblica, esibisce con orgoglio una croce celtica appesa al collo dall’età di 16 anni». «Le parole della Capotosti – conclude il presidente dell’Ucei – contengono un’affermazione indecente e costituiscono un’offesa alla coscienza collettiva dell’Italia intera che ci auguriamo sia pubblicamente e al più presto sanzionata dai
vertici nazionali del suo partito che riteniamo non condividano provocazioni di questo orientamento e di questa gravità».