Barcellona: sospesi i rapporti con Israele

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di Nathan Greppi

Venerdì 24 novembre, il consiglio comunale di Barcellona ha approvato una mozione per sospendere ogni rapporto con Israele fino a quando non avverrà un cessate il fuoco con la Striscia di Gaza. La mozione, come riporta il Jewish Chronicle, era stata portata avanti da Barcelona en Comú, lista civica di sinistra del precedente sindaco Ada Colau, ed è stata appoggiata dall’attuale sindaco Jaume Collboni del PSC (Partito dei Socialisti di Catalogna), assieme al partito secessionista Sinistra Repubblicana di Catalogna.

La mozione condanna gli attacchi alla popolazione civile di Gaza, equiparando gli attacchi terroristici di Hamas alla reazione israeliana, e individua i principali ostacoli alla pace nella “occupazione e colonizzazione di territori palestinesi” e nella “negazione dei diritti” al loro popolo.

Ada Colau (Foto CC: Marc Lozano)

La Colau ha dichiarato che quello che sta avvenendo “non è una guerra, è un genocidio. Non dobbiamo solo denunciarlo, ma anche agire”.

La decisione è stata accolta positivamente da Hamas, che ha elogiato la decisione di Barcellona in un comunicato ufficiale sul loro canale Telegram, invitando altre città a fare lo stesso.

Già a febbraio, l’allora sindaco Colau aveva sospeso i rapporti con Israele e il gemellaggio con Tel Aviv. In quell’occasione Lior Haiat, portavoce del Ministero degli Esteri israeliano, definì la decisione “in totale contrasto con la posizione della maggioranza dei cittadini di Barcellona e dei loro rappresentanti in consiglio comunale”. Aggiunse che la decisione “è di sostegno agli estremisti, alle organizzazioni terroristiche e all’antisemitismo, e danneggia gli interessi dei barcellonesi”.

In seguito alle elezioni comunali di giugno, in cui la Colau venne sconfitta, il nuovo sindaco Collboni aveva restaurato a settembre le relazioni con lo Stato Ebraico e il gemellaggio con Tel Aviv.

Dopo i fatti del 7 ottobre, diversi membri del governo spagnolo hanno rivelato posizioni antisraeliane: il giorno stesso del massacro, la vicepremier Yolanda Diaz Perez arringò una folla a Cadice esprimendo il proprio sostegno ai “fratelli e sorelle del popolo palestinese”. Mentre a novembre, durante una visita al confine tra Gaza e l’Egitto, il Primo Ministro Pedro Sánchez ha criticato l’operato d’Israele e chiesto il riconoscimento di uno Stato palestinese. E con la formazione del nuovo governo il 21 novembre, ha nominato Ministro per l’Infanzia e la Gioventù la comunista Sira Rego, che ha giustificato l’operato di Hamas con la scusa della “resistenza”.

 

 

 

Foto in alto: Jaume Collboni (wikicommons – Pepa Alvarez )