di Davide Foa
Un nuovo caso di antisemitismo scuote il Belgio. Nella città di Rennes-le-Chateau, un ragazzino ebreo di dodici anni è stato infatti vittima di continui attacchi di bullismo a sfondo antisemita.
L’allievo in questione sarebbe stato preso di mira da un gruppo di suoi coetanei che, per circa due anni, lo avrebbero colpito a suoni di attacchi verbali e fisici.
È stata la madre dell’allievo a denunciare il tutto alla polizia, parlando di un “attacco con gas nelle docce”. Come si legge su Ynet, i tre bulli avrebbero utilizzato un deodorante per infastidire il giovane nelle docce delle scuola; nel mentre, lo avrebbero colpito con una scopa.
Il ragazzo ha affermato di aver più volte informato i propri insegnanti riguardo gli attacchi subiti; eppure, il problema non è stato preso con la degna considerazione dal corpo docenti. “Mio figlio lascerà presto questa scuola”, ha affermato la madre, “è importante che gli insegnanti prendano le sue denunce seriamente”.
La vicenda ha scosso gran parte dell’opinione pubblica belga. Da parte sua, la scuola ha dichiarato di essere a conoscenza di fenomeni di bullismo, ma di non aver mai considerato il pericolo dell’ antisemitismo.
Joel Rubinfeld, presidente dell’Associazione belga contro l’Antisemitismo, ha raccolto diverse testimonianze tra gli studenti della scuola; questi hanno confermato gli episodi di bullismo ai danni dello studente ebreo. “Sono preoccupato dalla crescita di questi episodi nelle scuole di Bruxelles e dintorni”, ha affermato Rubinfeld.