La porta di Brandeburgo a Berlino

Berlino: tensione e solidarietà dopo gli attacchi di Hamas in Israele

Mondo

di Roberto Zadik
La Berlino ebraica in subbuglio, dopo gli attacchi di Hamas in Israele. Dall’antisemitismo, con le case ebraiche “marchiate” con la Stella di David, alla solidarietà di centinaia di cittadini davanti alla sinagoga Fraenkenlufer

 

Era dai tempi della Notte dei Cristalli che, a Berlino, le case delle famiglie ebraiche non venivano imbrattate con una serie di Stelle di David, disegnate da sconosciuti, sulle porte; questo fatto ha significato un’ipotetica minaccia, in seguito a quanto sta accadendo in Israele, in uno dei periodi più difficili della storia ebraica recente.

 

A darne notizia il sito Jewish Chronicle che, in un articolo firmato da Daniel Ben David domenica 15 ottobre, ha evidenziato i timori della popolazione ebraica locale; una ragazza ventottenne, che ha preferito restare anonima, ha rivelato alla testata tedesca del Morgenpost di essersi sentita “incredibilmente scioccata e spaventata” quando la sera, al rientro a casa, ha trovato quel segno sulla sua porta.

 

Le autorità tedesche sono impegnate, con un’indagine della polizia, a cercare di risalire ai responsabili del deprecabile gesto. Successivamente la donna ha espresso le proprie emozioni interrogandosi su chi possa essere l’autore delle minacce e se qualcuno sia penetrato furtivamente nel suo appartamento che ha una mezuzah alla porta.

Fra le testimonianze ebraiche berlinesi il testo sottolinea la vicenda di Yael, israeliana naturalizzata tedesca, che vive a Berlino da otto anni e che, fino a quel momento, si era sentita al sicuro e perfettamente integrata avendo molti amici tedeschi e figli studenti presso la scuola locale. “Quando ho visto quella Stella di David sulla mia casa è stato un pugno nello stomaco” ha detto la donna che ha rivelato di essere stata in dubbio se mandare i suoi figli a scuola, venerdì scorso, in quello che i terroristi di Hamas avevano proclamato come “Il Giorno della Rabbia” e che fosse talmente spaventata da vietare ai suoi bambini di parlare ebraico fra di loro.

 

Ma cosa sta succedendo in Germania e che clima si respira nei confronti del mondo ebraico? Mentre la polizia sta indagando, per cercare di individuare la matrice di questi episodi e se siano collegati fra loro, sono giorni estremamente tesi in cui, dall’attacco di Hamas, si stanno susseguendo marce propalestinesi ed episodi di antisemitismo. Le forze dell’ordine hanno deciso di intensificare la propria presenza nei siti ebraici, come istituzioni e sinagoghe.

 

Nonostante questa atmosfera ci sono alcuni segnali positivi come le dichiarazioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha annunciato “tolleranza zero” contro l’antisemitismo , nel suo discorso al Bundestag, il Parlamento tedesco, giovedi scorso; Scholz ha anche affermato di voler vietare qualsiasi attività a favore di Hamas, compresa l’esposizione dei suoi simboli, ricordando che, dal 2021, è un reato mostrare qualunque sostegno a favore di questa organizzazione terroristica.

 

Non solo timore ma anche tanta solidarietà alla popolazione ebraica in questi ultimi giorni a Berlino. A questo proposito il Times of Israel racconta, in un articolo del 16 ottobre, che proprio nel “Giorno della Rabbia” una folla di circa 350 persone si è radunata davanti alla Sinagoga Fraenkenlufer come “scudo protettivo” simbolico per proteggere l’edificio e la Comunità locale dalle minacce del terrorismo; molti di loro avevano una serie di poster con i nomi e le foto degli ostaggi rapiti dai terroristi di Hamas, compresa una neonata di sei mesi.

 

Dopo gli episodi di giovedì scorso, il sito, citando lo speciale di Radio Berlino Brandeburgo, ha rivelato che la polizia avrebbe rinvenuto altri due edifici imbrattati da Stelle di David nella zona di Kreuzberg. Un altro grave episodio sarebbe accaduto a Hellersdorf con una bandiera israeliana bruciata. Ovviamente non sono mancate le reazioni. Secondo l’ADL (Anti Defamation League) “Qualunque responsabile di questa campagna antisemita deve essere arrestato e punito col massimo della pena” mentre l’Ambasciata israeliana ha commentato, sul suo account Twitter, che “quelle Stelle di David riportano alla mente le memorie peggiori, specialmente in Germania, quando gli ebrei venivano costretti ad indossare le Stelle Gialle”. La giornata peggiore è stata indubbiamente venerdì 13 ottobre quando, nonostante le straordinarie misure di sicurezza, una serie di famiglie ebraiche ha deciso di tenere i figli a casa; a confermare questo fatto anche il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier che, durante la sua visita alla sinagoga Fraenkeluefer, ha definito quella giornata “un giorno di paura per tutti gli ebrei del mondo e anche qui in Germania”.