di Paolo Castellano
Il neoeletto presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha in mente di rivoluzionare i rapporti diplomatici con Israele. Per decenni lo Stato ebraico ha rinunciato all’amicizia con il governo brasiliano, a causa delle precedenti presidenze che non approvavano le strategie israeliane nella regione mediorientale. I glaciali atteggiamenti nei confronti di Israele condotti da Luiz Inácio Lula da Silva – oggi in carcere – stanno per sciogliersi con l’avvento della nuova amministrazione brasiliana.
Come riporta Breaking Israel News, Bolsonaro ha già preparato un pacchetto di decisioni iniziali sulla questione mediorientale. Il nuovo presidente vorrebbe chiudere l’ambasciata palestinese in Brasile: «La Palestina è uno stato? La Palestina non è uno stato. Per questo non dovrebbe esistere qui un’ambasciata», ha detto in passato Bolsonaro. Egli aveva poi aggiunto: «Noi non negoziamo coi terroristi».
Il 30 ottobre già il Brazilian Report aveva scritto che Bolsonaro avrebbe voluto spostare l’ambasciata brasiliana da Tel Aviv a Gerusalemme, capitale dello Stato ebraico. Una mossa per accontentare non la comunità ebraica ma gli elettori evangelici, convinti sostenitori di Israele e Bolsonaro. «Trasferendo l’ambasciata a Gerusalemme, il Brasile si inimicherà molti Paesi musulmani con cui ha rapporti commerciali», sostiene Gunther Rudzit, professore presso la Scuola di Relazioni Internazionali di San Paolo.
La previsione è stata confermata 1 novembre quando il quotidiano Israel Ha-Yom ha pubblicato un’intervista a Bolsonaro sulla questione dell’ambasciata: «Israele è uno stato sovrano. Se decide quale è la sua capitale, noi siamo d’accordo. Quando mi è stato chiesto in campagna elettorale se una volta eletto avrei trasferito la nostra ambasciata ho risposto di sì. Voi siete gli unici a scegliere quale sia la vostra capitale, non altre nazioni». Il presidente del Brasile ha inoltre affermato che Israele avrà un nuovo sostenitore all’ONU.
Per di più, il nuovo presidente brasiliano ha affermato che il suo primo viaggio d’oltreoceano avverrà in Israele. Bolsonaro è un supporter dello Stato ebraico e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si è congratulato con lui attraverso un Tweet pubblicato il 29 ottobre: «Sono certo che la tua elezione porterà a una grande amicizia tra i nostri popoli e al rafforzamento dei legami tra Brasile e Israele. Ti aspettiamo in Israele!». The Brazilian Report afferma inoltre che Netanyahu parteciperà alla cerimonia di inaugurazione del nuovo governo brasiliano. Sarebbe il primo rappresentante di Israele a visitare ufficialmente il Brasile.
La sinistra israeliana ha però criticato le dichiarazioni pro-Bolsonaro di Netanyahu, ricordando al premier israeliano le imbarazzanti frasi del neoeletto presidente sulle donne, gay e minoranze.
Photo credit: (Times of Israel)