di Roberto Zadik
Una testimonianza sconvolgente e estremamente indicativa del preoccupante incremento di fenomeni di antisemitismo e antisionismo in Belgio. A diffondere questo dato, il sito www.europe-israel.org che recentemente ha pubblicato le dichiarazioni di un ragazzo israeliano Yohan X (il cognome è stato omesso per ovvi motivi di sicurezza) che vive in Belgio, a Bruxelles. Il giovane ha chiamato il governo israeliano chiedendo alle autorità belghe di intervenire per fermare la spirale di odio anti israeliano che si sta propagando nel Paese. Yohan ha raccontato la sua esperienza con questa parole: “appena usciti dalla metropolitana, immediatamente si incontrano scritte che incitano al boicottaggio di Israele. Recentemente nel mio quartiere queste tendenze antisraeliane hanno raggiunto dei livelli spaventosi”. “Tutto invita al boicottaggio” ha continuato il giovane “ tutti i negozi hanno una scatola a forma della Moschea di Al Aqsa che raccoglie donazioni a favore dei palestinesi. La gente per strada sventola bandiere palestinesi, grida ingiurie contro Israele. Ci sono migliaia di piccoli musulmani hitleriani che possono rovinarvi la vita”.
Yohan ha raccontato di aver nascosto, finora, la propria identità israeliana per paura di subire aggressioni. “Tutti i quartieri sono pieni di cartelli sui quali vengono raffigurati i bambini di Gaza massacrati e mostrano ai passanti una serie di immagini manipolate che invitano al boicottaggio di Israele”. In occasione del digiuno di Ramadan, le persone raccolgono offerte per i bambini che, secondo loro, verrebbero massacrati da Israele “, ha aggiunto Yohan X. Egli ha continuato specificando che: “Anche oggi, mi sono imbattuto in una manifestazione dove i bambini gridavano “Israele nazista”. “Questo non avviene solamente a Anderlecht. I miei zii vivono ad Anversa e raccontano le stesse cose. Purtroppo, abbiamo comprato un appartamento in un quartiere pericoloso. Cerchiamo di trasferirci il più presto possibile. Non faremo figli in questa area, che è piena di odio e violenza. Vogliamo lasciare Bruxelles quanto prima”.
Una situazione molto pesante che non sembra migliorare, anzi. A questo proposito, è intervenuto anche Robbie Spiegel membro della comunità ebraica del Belgio. Egli ha detto: “Purtroppo questi fenomeni sono ormai noti. Ci sono zone in Anderlecht che assomigliano a Gaza. Oggi, le persone che camminano con una kippah in testa si mettono in pericolo. La situazione è ancora più grave nei comuni di Molenbeek e Schaerbeek. Queste aree sono abitate da una popolazione musulmana molto numerosa. Sappiamo che la parola e l’incitamento all’odio contro Israele passano dalle moschee “.