di Roberto Zadik
Nonostante la pandemia il “virus” della violenza antisemita non si ferma e stavolta, secondo il sito Ynetnews colpisce anche il Canada. Stando alla ricostruzione del sito, mercoledì scorso il 13 gennaio, a Montreal la polizia avrebbe arrestato un 28enne sospettato di aver deturpato la sinagoga Shaar Hashomaym (La porta del cielo) disegnando varie svastiche in attesa di dar fuoco all’edificio. A livello locale questo tempio è decisamente famoso, non solo per essere la più grande sinagoga della città ma anche e soprattutto perché era la preferita del profondo e raffinato poeta e cantautore Leonard Cohen, una delle più famose celebrità dell’ebraismo canadese.
Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, l’autore di questo spregevole gesto è stato prontamente arrestato dalle forze dell’ordine canadesi dopo essere stato bloccato dalle guardie fuori dallo stabile. A questo proposito sembra che una di esse l’avesse visto all’opera mentre disegnava i simboli nazisti sulle pareti. Subito sono arrivate le condanne da parte dei gruppi ebraici e delle istituzioni. Il Rabbino capo della Sinagoga, Rav Adam Scheier ha dichiarato di aver visto l’autore del misfatto poco dopo il suo arresto. “Quando sono arrivato” ha proseguito il Rav “era già stato caricato sulla macchina della polizia”. Per accertarsi dell’accaduto il Rabbino ha affermato “ho controllato le telecamere di sicurezza e ho l’ho visto mentre stava disegnando questi simboli sulle porte della sinagoga. Fortunatamente è riuscito a fare solo questo.”
Egli ha proseguito sottolineando “nessuno è rimasto particolarmente sorpreso dall’ennesimo attacco nei confronti di una delle strutture della nostra amata comunità. Attualmente regna un senso di fragilità e di paura ma intendo evidenziare che abbiamo ricevuto grande sostegno dalla comunità e dai membri di tutte le religioni”.
Successivamente la Comunità ebraica canadese ha fortemente condannato questo attacco. In merito a questo episodio la Federazione ebraica Canadese ha affermato “quanto accaduto viene osteggiato dalla comunità e da chiunque creda nei valori della tolleranza.” A livello istituzionale il Primo Ministro Canadese Justin Trudeau ha scritto sulla sua pagina Twitter “Condanno fermamente questo gesto vergognoso e esprimo la mia vicinanza alla congregazione Shaar Hashomaim, a Rav Adam Scheier e agli ebrei canadesi in generale. Dobbiamo sempre denunciare l’odio antisemita da qualunque parte esso provenga.”Alcuni interessanti dettagli vengono forniti dal sito canadese www.montrealctvnews che in un articolo firmato dal giornalista Adam Kovac ha puntualizzato come la violenza sia stata compiuta in un periodo già molto difficile come questo in cui a causa del Covid non si tengono preghiere pubbliche nella sinagoga e che come è stato affermato diverse volte l’aggressore soffre di problemi mentali. Nonostante, sempre secondo lo stesso articolo, egli è stato sottoposto a accertamenti giovedì mattina.
A denunciare il gesto anche un’altra importante istituzione ebraica come il Centro per Israele e gli Affari ebraici e un suo membro di punta come Rabbi Reuben Poupko che si è definito “oltraggiato da questo episodio esprimendo l’appello delle comunità ebraiche locali verso le istituzioni affinchè aumentino gli sforzi per combattere l’antisemitismo e l’ottusità”