di Davide Foa
È successo di nuovo e certamente succederà ancora. Un nuovo, ennesimo, caso di antisemitismo colpisce il mondo universitario.
Questa volta l’ateneo si trova a Lethbridge, nell’Alberta canadese. Su Haaretz, si legge infatti che tale professor Anthony Halls è stato sospeso dall’insegnamento per aver promosso teorie di cospirazione anti-semita e per aver negato l’olocausto.
Halls, docente di “liberal education and globalization studies”, ha alle spalle ventisei anni di insegnamento, costellati qua e là da dichiarazioni e prese di posizione chiaramente di matrice anti-semita. È stato il B’nai Berith canadese a muovere la prima accusa, invitando l’università a licenziare Halls colpevole di aver “usato le sue credenziali accademiche per negare l’olocausto e promuovere teorie complottiste in riferimento all’attentato dell’11 settembre”.
Di mezzo poi c’è anche un post antisemita comparso sulla pagina Facebook del professore. La polizia però, di fronte alle smentite di Halls, ha affermato che l’autore del post potrebbe benissimo essere una terza persona, entrata in possesso dell’account dell’ignaro professore.
Rimane ad ogni modo la sospensione messa in atto dall’università, a cui Halls ha risposto con un video su YouTube in cui se la prende soprattutto con il B’nai Berith, affermando che tale organizzazione ebraica sarebbe ormai al comando dell’università di Lethbridge.
