di Nathan Greppi
Non sono mancate, negli ultimi giorni, le fonti di apprensione per la comunità ebraica di Chicago; domenica 30 gennaio sono stati trovati diversi graffiti di matrice antisemita su una sinagoga e una scuola ebraica, dopo che già il giorno prima altri luoghi d’interesse erano stati presi di mira da atti di vandalismo.
Secondo Algemeiner, poco dopo le quattro e mezza di pomeriggio di domenica qualcuno avrebbe disegnato con lo spray una svastica sul muro della Sinagoga F.R.E.E. (“Friends of Refugees from Eastern Europe”); sul posto è stato visto un sospettato, descritto dalle testimonianze come un uomo dall’aspetto mediorientale, che prima di fuggire ha aggredito e insultato con epiteti razzisti uno studente di yeshivà che passava lì vicino. Un caso analogo è avvenuto anche alla Yeshivas Meor Hatorah, scuola superiore ebraica, dove ignoti hanno rotto una finestra.
Il rabbino a capo della Sinagoga F.R.E.E., Rav Levi Notik, ha raccontato di aver scoperto la svastica mentre stava raccogliendo generi alimentari da distribuire agli anziani sopravvissuti alla Shoah che vivono nell’area. Ha aggiunto che, fortunatamente, lo studente aggredito avrebbe riportato solo ferite lievi.
Questi non erano i primi episodi di questo genere avvenuti nella città negli ultimi giorni: sabato mattina, due negozi di cibo kasher si sono ritrovati con i vetri delle finestre rotti, e lo stesso è accaduto ad un’altra sinagoga nelle vicinanze. In totale, tra sabato 29 e domenica 30 sono 6 gli episodi di antisemitismo riportati a West Devon Avenue, una via situata nella zona nord-ovest di Chicago conosciuta per ospitare una grossa comunità di ebrei ortodossi.
La polizia locale ha già avviato le indagini per trovare i colpevoli, ma al momento hanno solo un sospettato e nessuna prova valida. Mentre il Sindaco di Chicago, Lori Lightfoot, ha incontrato lunedì 31 gennaio diversi rabbini e rappresentanti della comunità ebraica per esprimere il suo dispiacere, oltre a rimarcare che “non fare niente non è un’opzione.” Altrettanto preoccupato è David Goldenberg, responsabile regionale per il Midwest dell’ADL (Anti Defamation League), il quale ha fatto notare come, tra il 2016 e il 2020, gli episodi di antisemitismo in tutto il Midwest sono aumentati dell’84%.