di David Fiorentini
La Chiesa d’Inghilterra ha annunciato che è pronta a scusarsi per l’espulsione degli ebrei inglesi nel Medioevo in un pubblico “atto di pentimento”.
In risposta ad alcune domande il Vescovo di Lichfield, Michael Ipgrave, ha confermato che l’ufficio di Justin Welby, l’Arcivescovo di Canterbury, aveva ricevuto una proposta per un servizio liturgico di pentimento.
“Stiamo esplorando l’idea di un tale servizio da pianificare in collaborazione con il Council of Christian and Jews, così come il potenziale di una iniziativa liturgica da proporre alle parrocchie locali per compiere un appropriato pentimento simbolico”, ha detto.
L’antisemitismo della Chiesa anglicana e l’espulsione nel 1290
L’impulso arriva con l’approssimarsi dell’800esimo anniversario del Concilio di Oxford del 1222, il quale aveva sancito dure leggi antisemite, tra cui l’obbligo degli ebrei a indossare un “distintivo della vergogna” per distinguerli dai cristiani. L’importanza storica di questi provvedimenti si cela nel ruolo centrale che hanno avuto nell’opinione pubblica inglese, instillando quella dose di antisemitismo che culminò con l’espulsione degli ebrei nel 1290.
Gli ebrei, che erano giunti in Gran Bretagna dal nord della Francia con l’ascesa di Guglielmo il Conquistatore nel 1066, furono costretti ad abbandonare le loro case e non vi fecero più ritorno fino al 1656 con l’editto di riammissione di Oliver Cromwell.
Un primo tentativo di richiesta di perdono
La Chiesa Anglicana aveva già affrontato il suo passato antisemita in un rapporto del 2019 chiamato “God’s Unfailing Word”. Il rapporto esortava al rimorso per il ruolo dei cristiani nella storia dell’antisemitismo e li invitava a pentirsi per i peccati del passato e a condannare gli atteggiamenti che fornirono un terreno fertile per l’antisemitismo omicida che contribuì all’Olocausto.
Tuttavia, il Rabbino Capo del Regno Unito, Ephraim Mirvis, disse che nonostante il documento rappresentasse un notevole passo avanti, non era ancora sufficiente poiché non completo di tutte le vicende nefaste della Chiesa inglese, in particolare le conversioni forzate degli ebrei.
“Il trauma storico dell’antisemitismo medievale inglese – ha dichiarato David Rich, Director of Policy della fondazione ebraica Community Security Trust – non potrà mai essere cancellato e la sua eredità sopravvive ancora oggi, per esempio, attraverso la persistenza dell’accusa del sangue (che è stata inventata proprio in questo Paese). Ma in un momento di crescente antisemitismo, il sostegno e l’empatia della Chiesa d’Inghilterra per la nostra comunità ebraica sono i benvenuti, come un promemoria che la Gran Bretagna di oggi è un posto molto diverso.”