di Nathan Greppi
Dopo le polemiche di marzo, gli organizzatori del carnevale nella città belga di Aalst fanno nuovamente parlare di sé per aver pubblicato un manifesto che se la prende con gli ebrei e l’UNESCO in vista dell’edizione 2020.
A marzo, il festival era stato al centro di numerose polemiche poiché tra i vari carri ne è sfilato uno che rappresentava due ebrei ortodossi come avidi e perfidi, il che gli è valso la denuncia di numerose organizzazioni ebraiche e dell’UNESCO. In questi giorni, come riporta l’EJ Press, il festival è nuovamente al centro dell’attenzione per aver distribuito dei nastri con immagini caricaturali degli ebrei che controllano l’UNESCO.
Hans Knoop, portavoce del Forum delle Organizzazioni Ebraiche (FJO in inglese) in Belgio, ha definito i nastri “pura provocazione”, e che “queste vignette hanno un approccio assolutamente antisemita.” Mentre Rav Menachem Margolin, rabbino capo della European Jewish Association, “è chiaro che l’UNESCO, che deciderà a dicembre se continuare a tenere questo carnevale nella lista del patrimoni dell’umanità, deve recidere ogni legame o sponsorizzazione con esso.” Ha aggiunto che scriverà una lettera all’UNESCO affinché questa ponga fine al patrocinio del festival.