di Redazione
Il saggista di estrema destra Alain Soral, noto anche per il sodalizio con l’attore antisemita Dieudonné, è stato condannato mercoledì 19 maggio in appello a quattro mesi di prigione in semilibertà per incitamento all’odio a causa della religione, dopo aver accusato l’incendio di Notre-Dame agli ebrei di Parigi.
La Corte d’appello di Parigi ha confermato la colpevolezza di Alain Bonnet detto Soral, che si era già visto infliggere a settembre dal tribunale penale una multa di 60 euro per 90 giorni (per un totale di 5.400 euro) a seguito dei commenti fatti nell’aprile 2019, sul sito web “Uguaglianza e riconciliazione”. La corte d’appello ha anche confermato la sua condanna in un altro caso a una multa di 0 euro per 80 giorni (4.000 euro) per istigazione all’odio per motivi religiosi, a causa di commenti risalenti al 9 agosto 2018 in una rivista e online.
D’altra parte, Alain Soral è stato giudicato non colpevole per un terzo caso di imputazione, legato a un video del 16 aprile 2019 chiamato “Soral in prigione” e in cui era stato condannato dal tribunale per aver contestato un crimine contro l’umanità, diffamazione e insulto in motivo religioso, 90 giorni di multa a 60 euro (5.400 euro). In questo video, menzionava in particolare il processo del 1961 al criminale nazista Adolf Eichmann.
Nelle prime due cause il tribunale ha confermato anche i danni inflitti in primo grado, modificando però gli importi riconosciuti per le spese legali alle varie associazioni di partito civile, Lega contro il razzismo e l’antisemitismo (Licra), J’accuse, l’Unione degli studenti francesi (UEJF), e SOS Racisme.