di Paolo Castellano
Il primo marzo, durante una conferenza dell’AIPAC (associazione americana pro-Israele) a Washington, l’attuale presidente della Repubblica Democratica del Congo ha detto di voler riprendere i rapporti diplomatici con lo Stato israeliano. Felix Tshisekedi ha poi dichiarato che nominerà un ambasciatore in Israele, dopo due anni di assenza diplomatica del suo paese.
Come riporta Israel National News, Tshisekedi ha sostenuto di aver cambiato idea grazie alla sua fede cristiana. Ha poi ringraziato la comunità evangelica e gli Stati Uniti d’America per il supporto a Israele.
«Dopo più di 20 anni di inadeguata rappresentanza, nominerò tra qualche giorno un ambasciatore», ha sottolineato il presidente congolese. «Invito Israele a rafforzare la propria presenza diplomatica ed economica nel mio paese per accrescere le relazioni tra i nostri due popoli e stati».
Tshisekedi è il neo-presidente del Congo e guida il paese dal 2019. «Questa nazione [Israele] è una fonte di ispirazione. Ci insegna cosa può fare l’uomo in così poco tempo quando ha slancio, resilienza e, soprattutto, il favore divino», ha sottolineato il rappresentante congolese.
Il Congo non istituirà la sua ambasciata a Gerusalemme ma a Tel Aviv. Tuttavia, Tshisekedi ha garantito che nella capitale israeliana verrà inaugurato un ufficio congolese per i rapporti commerciali con Israele. Il presidente africano ha poi aggiunto che nel corso del 2020 visiterà personalmente Israele.
Tshisekedi ha scelto di riallacciare i rapporti diplomatici con lo Stato ebraico perché ha intenzione di favorire gli investimenti scientifici, tecnologici e agricoli nel suo paese. Il Congo è uno stato africano ricco di risorse naturali ma devastato recentemente dai conflitti interni.
In passato, Israele ha avuto buone relazioni con il precedente dittatore africano Mobutu Sese Seko, alleato degli Stati Uniti, che controllava il Congo – in quegli anni si chiamava Repubblica dello Zaire. Nel 1982 gli altri stati africani criticarono la posizione filo-israeliana rompendo i rapporti diplomatici con lo Zaire.
Quando il Congo entrò in guerra, i dialoghi diplomatici si congelarono. L’ultimo ambasciatore israeliano nella capitale Kinshasa lasciò lo stato africano nel 2003.