La febbre del calcio che infuria in tutta la Germania ha colpito anche alcuni musei ebraici: due mostre si sono inaugurate sul tema della presenza ebraica nella storia del calcio tedesco, una a Francoforte e una a Furth. Dai un calcio come Kissinger è il titolo, per ricordare proprio lui, Henry Kissinger, lex scolaro tedesco diventato poi il famoso segretario di stato di Nixon, che era appunto di Furth.
Il tumulto per i Campionato del Mondo non deve soffocare il tema degli ebrei in questo sport. Ad esempio un ebreo, Walther Bensemann, è considerato il padre fondatore del calcio tedesco. Apprese le regole del gioco da studenti inglesi allinizio del secolo, diede vita a vari football club, fra i quali anche i precursori delle più famose squadre di oggi.
Unaltra mostra è prevista per lautunno a Berlino e si intitolerà invece Calciatori, lottatori e leggende: ebrei nel calcio tedesco e ospiterà anche oggetti curiosi legati al tema, certo un po kitsch, come delle mezuzot decorate con motivi calcistici.
Non verrà dimenticato il lato oscuro, il destino degli atleti e squadre ebraici durante il nazismo. Come quello di Julius Hirsch espulso dal Karlsruhe nel 1933 e finito tragicamente ad Auschwitz.
Fra i gerarchi appassionati di calcio, Goebbels in occasione delle Olimpiadi del 1936 pubblicò una storia dei calciatori tedeschi dal 1900 in poi, tralasciando accuratamente i nomi di quelli ebrei.