di Redazione
La ripresa del traffico aereo internazionale verso Israele sta prendendo piede con l’annuncio di Wizz Air di estendere i suoi voli a Tel Aviv a partire dal 15 gennaio, secondo il quotidiano finanziario Globes. Lo riporta i24news.
La compagnia aerea low-cost ungherese, che aveva già ripreso i voli verso l’aeroporto Ben Gurion all’inizio di gennaio dopo una sospensione di due mesi, prevede di aggiungere dieci nuove destinazioni alla sua rotta iniziale Tel Aviv-Larnaca. Sul sito web di Wizz Air sono ora disponibili tariffe competitive per i voli tra gennaio e marzo. I viaggiatori potranno raggiungere Abu Dhabi a partire da 195 dollari, Roma e Milano da 129 dollari, Londra da 182 dollari, Varsavia e Cracovia da 182 dollari e Budapest a 140 dollari andata e ritorno. La compagnia aerea sta inoltre ripristinando i servizi tra Tel Aviv e Atene, Vienna e Bucarest.
Sulla stessa scia, anche il vettore greco Aegean Airlines ha ripreso le operazioni, offrendo voli di andata e ritorno a meno di 100 dollari tra Tel Aviv e Atene, nonché tra Tel Aviv e Larnaca.
Tuttavia, come sottolinea Globes, il ritorno complessivo delle compagnie aeree straniere in Israele rimane cauto. A più di un mese dall’entrata in vigore del cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, molti vettori internazionali sono ancora riluttanti a riprendere le operazioni. Gli analisti attribuiscono questa riluttanza alle persistenti minacce missilistiche dei ribelli Houthi dello Yemen, che continuano a dissuadere le compagnie aeree statunitensi e alcuni vettori europei dal riprendere i voli verso Israele.
Questo avviene in un momento in cui diverse grandi compagnie aeree, tra cui British Airways, hanno esteso la sospensione dei loro voli verso Israele fino a marzo, mentre i vettori israeliani Arkia e Israir stanno pianificando di operare voli verso gli Stati Uniti.