di David Fiorentini
Il Sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida, ha inviato una lettera al Sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, offrendo un gemellaggio tra le due città dopo che Barcellona ha sospeso tutte le relazioni con Israele.
L’annuncio è arrivato poco dopo che il Sindaco di Barcellona, Ada Colau, ha dichiarato di “sospendere le relazioni istituzionali con lo Stato di Israele, compresi il gemellaggio con Tel Aviv, fino a quando le autorità israeliane non porranno fine alla sistematica violazione dei diritti umani contro la popolazione palestinese e non rispetteranno pienamente gli obblighi imposti loro dal diritto internazionale e dalle risoluzioni delle Nazioni Unite”.
La scelta catalana, fortemente influenzata da decine di movimenti catalani filopalestinesi e dalla petizione di Decidim.Barcelona, interrompe una proficua relazione intrapresa nel 1998.
“Non approvo questa rottura delle relazioni con Israele, né con l’interruzione del gemellaggio. Penso che abbia una forte connotazione antisemita”, ha continuato Almeida nella conferenza stampa riportata da TeleMadrid. “Per la sinistra la colpa è sempre di Israele, ma arriverà il momento in cui il populismo di sinistra dovrà rendersi conto che ciò non può che portare ad atteggiamenti e comportamenti antisemiti che non giovano in alcun modo non solo allo Stato di Israele, ma anche a una convivenza plurale e diversificata”.
Parole di apprezzamento arrivano da tutto il mondo ebraico, a partire dall’European Jewish Congress, che ha twittato: “Bravo. Dobbiamo costruire ponti tra i popoli, non distruggerli”. Un sentimento condiviso anche dalla FEJJE, la federazione dei giovani ebrei di Spagna, che ha pubblicato un comunicato stampa di condanna della decisione di Colau.
Tuttavia, la stessa capitale spagnola non si esime da episodi di antisemitismo. Proprio nell’università Complutense di Madrid, l‘Ambasciatrice israeliana Rodica Radian-Gordon è stata costretta ad evacuare d’urgenza una conferenza dopo che un gruppo di attivisti del movimento BDS (Boycott Divestment Sanctions) ha preso d’assalto l’aula universitaria.
Restaurato l’ordine, riporta il Times of Israel, l’Ambasciata si è definita “sconvolta” dalla violenza dei manifestanti anti-Israele. Persino il Ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen ha espresso la sua solidarietà all’Ambasciatrice Radian-Gordon, lodando la sua determinazione nonostante la scioccante violenza.