di Paolo Castellano
D-Fend, società anti-droni israeliana, ha recentemente protetto la visita di Papa Francesco in Slovacchia respingendo un drone canaglia che avrebbe potuto disturbare o interrompere la messa all’aperto avvenuta il 15 settembre a Šaštín, sede del Santuario Mariano Nazionale.
Come riporta il Jerusalem Post, all’evento stavano partecipando 60mila fedeli, 90 vescovi e 500 sacerdoti. Insomma, una celebrazione religiosa impegnativa sul fronte della sicurezza.
Dunque, l’incolumità del Papa e dei partecipanti è stata anche garantita dall’azienda D-Fend che grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno della Slovacchhia ha ideato il kit tattico EnforceAir per fornire una copertura a 360° dell’area in cui si è svolto il gigantesco evento.
Durante la funzione religiosa, il sistema di difesa ha riconosciuto diversi droni nello spazio aereo: quasi tutti autorizzati a filmare e “amichevoli”. Tuttavia, i responsabili della sicurezza hanno rilevato una potenziale minaccia: un drone fai-da-te che avrebbe potuto interrompere le comunicazioni con i media e con le basi operative di sicurezza.
«EnforceAir ha respinto il drone canaglia, rimandandolo alla sua posizione di decollo originale, lontano dalla grande folla», ha riferito un portavoce della società israeliana D-Fend.
«I droni rappresentano una crescente minaccia per la sicurezza nazionale in tutto il mondo, per le infrastrutture critiche, i civili e ora per i leader».