di David Fiorentini
Sono novantasette le aziende israeliane che stanno estendendo il loro raggio d’azione globale attraverso la zona di libero scambio del Dubai Multi Commodities Centre (DMCC), con un aumento del 25% rispetto a gennaio.
Quasi un terzo di queste opera nei settori dei metalli preziosi, delle pietre, dei servizi finanziari, della tecnologia e delle telecomunicazioni, nonché dei servizi professionali. Altri settori rappresentati includono l’edilizia, l’ingegneria, i macchinari, i media, il marketing, l’energia, l’alimentazione e l’agricoltura.
La zona di libero scambio offre una serie di vantaggi alle aziende, tra cui l’esenzione fiscale, come l’assenza di imposte sul reddito per un periodo di 50 anni, la proprietà al 100% delle società e il supporto nella costituzione di aziende e nel processo di rilascio dei visti per i dipendenti e le loro famiglie.
Ahmed Bin Sulayem, presidente esecutivo e amministratore delegato del DMCC, ha espresso la sua soddisfazione riguardo alla crescita del volume d’affari dallo Stato ebraico, considerandolo una testimonianza del fatto che le imprese israeliane credono nel valore proposto dal DMCC.
“In futuro, concentreremo ancora di più la nostra attenzione su Israele e manterremo questo slancio incredibile. Sono fiducioso che vedremo molte altre aziende israeliane scegliere Dubai e il DMCC come piattaforma per espandersi e accedere al mercato globale”, ha aggiunto.
Il DMCC ha registrato il suo anno di maggior successo nel 2022 e conta attualmente oltre 23.000 aziende provenienti da tutto il mondo.