Se l’Italia candida le ville medicee, la Germania propone due cimiteri ebraici, una sinagoga e un ghetto di epoca medievale. Stiamo parlando delle candidature Unesco per il 2013. E le quattro ( su 24) candidature tedesche, meritano effettivamente un’attenzione speciale, perchè come dice la responsabile del Museo ebraico di Berlino esso sono “un segno dei tempi che cambiano: potrebbe essere arrivato il momento in cui il nazismo non occupa più tutta la scena ma si presta attenzione anche alla storia ebraica precedente”. Come a dire che la Germania sta lentamente recuperando il suo passato ebraico, quello precedente l’epoca nazista, che è stato parte integrante e importante della sua storia.
I siti candidati sono dunque il cimitero ebraico di Berlino a Weinsensee, quello di Amburgo ad Altona, la sinagoga di Erfurt e il centro medioevale delle tre città renane della lega ShuM, Magonza, Speyer e Worms.
Il cimitero di Weissensee fu aperto nel 1880 e accoglie 115 mila tombe ancora intatte; è il cimitero ebraico più grande d’Europa e in esso sono sepolti anche i 90 rotoli della Torah che nel novembre del 1938 vennero danneggiati durante la “Notte dei Cristalli”. In questo cimitero sono sepolte numerose personalità della Berlino ebraica fra cui il politico Max Hirsch (1832-1905), lo scrittore Micha Josef Bin Gorion (1865-1921), il pittore Lesser Ury (1861-1931) e gli editori Samuel Fischer (1859-1934) e Rudolf Mosse (1843-1920).
Il cimitero di Amburgo è invece uno dei più antichi, risale infatti al 1611. In quel cimitero si trovano le prime tombe di ebrei sefarditi in Germania, tant’è che è diviso in due aree, riconoscibili dalla struttura delle pietre tombali – in verticale per gli ashkenaziti, in orizzontale per i sefarditi. Il cimitero di Amburgo fu chiuso nel 1869. Dopo accurati restauri, nel 2007 il cimitero è stato aperto al pubblico come sito storico, e oggi è possibile visitarlo con tanto di guida turistica. L’antica sinagoga di Erfurt, in Turingia, ha origini antichissime, la sua costruzione risale infatti all’XI sec. Nella sua lunga storia, l’edificio ha subito numerose conversioni – da granaio a ristorante, persino sala da ballo. Attualmente è la sede di una mostra permanente sulla comunità ebraica della Turingia. L’origine dell’edificio è stato scoperto alla fine degli anni ’90 nel corso di lavori di manutenzione della strada: durante degli scavi fu scoperto un grande vaso in ceramica contenente gioielli e argenteria preziosae monete del XIII-XIV sec.
Il Ghetto di ShuM, infine, è di epoca medievale. Si formò nel corso del XII sec. quando le città di Magonza, Speyer e Worms formarono la Lega di ShuM, appunto, e gli ebrei delle tre città crearono un unico Consiglio per l’amministrazione delle comunità e un unico sistema scolastico.