Ebraismo e Mitteleuropa

Mondo

Uno sguardo tutto rivolto a est. Biografie, saggi storici, narrativa, poesia. Parla Piero Budinich, l’editore di Beit.

Beit come Bereshit, la lettera con cui inizia la Torà: ovvero il principio, l’inizio della storia dell’umanità. Per questo ho chiamato così la mia casa editrice. Come mi è venuto in mente di fare libri in tempi grami come questi? Beh, anche se molti mi danno del matto, i libri sono la mia grande passione. E poi volevo creare un luogo d’incontro per autori e argomenti che non trovano spazio in altre realtà editoriali. Volevo far conoscere alla gente il mondo a est di Trieste, riaprire antichi canali culturali, riscoprire i tesori della mitteleuropa, la sua vivacità.
E poi non dimentichiamolo: a Trieste la passione per la storia è sempre stata fortissima”. Così Piero Budinich, triestino, traduttore all’inglese e dal tedesco, racconta la sfida di investire nei libri ai tempi di Internet.

Con un nutrito catalogo iniziale, Beit prevede cinque collane, narrativa, poesia, memoria, storia e saggistica, con titoli pregevoli che raccontano non solo vicende di ambito ebraico ma anche realtà contemporanee di paesi come Polonia o Ucraina, Croazia e Slovenia, storia della ex Jugoslavia; e poi libri di poesia come quelli di Dan Paghis, ebreo originario della Bucovina e emigrato in Israele nel 1945, o quello dedicato a Felice Schragenheim, poetessa tedesca morta nei lager nel 1945.