di Paolo Castellano
Il 7 dicembre il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che il suo paese migliorerà le relazioni diplomatiche con lo Stato d’Israele se gli israeliani si sforzeranno maggiormente nel fare la pace con i palestinesi. Una posizione che si accosta al riavvicinamento turco nei confronti degli Emirati Arbi Uniti dopo le spaccature del passato.
«In passato ho avuto dei colloqui con Israele, ma Israele deve adottare politiche regionali più sensibili riguardo la Palestina», ha dichiarato Erdogan. Come riporta il Jerusalem Post, lo Stato ebraico e la Turchia potranno tornare a scambiarsi gli ambasciatori se gli israeliani adotteranno un gestione alternativa di Gerusalemme Est e della moschea al-Aqsa.
Durante una visita in Qatar, i giornalisti hanno domandato a Erdogan se la Turchia potrebbe normalizzare le relazioni diplomatiche con Israele come accaduto con gli Emirati Arabi Uniti.
«Un processo simile potrebbe avvenire anche con Israele; perché no?», ha così commentato l’ipotesi il presidente turco.
Inoltre, lo scorso mese, Erdogan ha parlato al telefono con il primo ministro israeliano Naftali Bennett e con il presidente israeliano Isaac Herzog. Con quest’ultimo è stata discussa la scarcerazione di una coppia israeliana che era stata arrestata a Istanbul per aver fotografato la residenza di Erdogan.
Insomma, migliorare le relazioni diplomatiche con Israele significherebbe nuove opportunità economiche, compresi i rifornimenti di gas naturali presenti nella Regione. Tra l’altro, sarebbe l’occasione per migliorare i rapporti con gli Stati Uniti. In passato, il presidente americano Joe Biden aveva definito Erdogan “un autocrate”.