di Paolo Castellano
Il 17 dicembre tre calciatori algerini hanno boicottato un’amichevole tra ex-campioni del pallone che si è svolta a Doha, in Qatar. La motivazione? La presenza di un israeliano, Avraham Grant, allenatore della squadra avversaria.
Dunque, i calciatori algerini hanno detto di no al match tra i FIFA Arab Legends e i FIFA World Legends che hanno fatto emozionare un pubblico di 3500 persone allo stadio Al Thumama nella capitale Doha.
Come riporta The Algemeiner, la partita di calcio era stata organizzata sotto i migliori auspici. «Stasera uniamo il mondo arabo al mondo intero», aveva annunciato il presidente della FIFA (Federazione internazionale di calcio) Gianni Infantino. «Siamo tutti una squadra!».
Insomma, il messaggio di pace di Infantino non è stato recepito dai calciatori Rabah Madjer, Rafik Saïfi e Rafik Halliche che hanno respinto i valori di solidarietà della FIFA preferendo il ritiro dall’amichevole per non giocare contro un israeliano.
L’Algeria non ha relazioni diplomatiche con lo Stato d’Israele e sostiene apertamente la leadership palestinese. Allo stesso modo il Qatar, che recentemente, attraverso le dichiarazioni del proprio ministro degli Esteri, ha affermato che la normalizzazione con Israele avverrà quando la questione palestinese sarà risolta.
Nonostante le defezioni algerine, le leggende arabe FIFA hanno vinto la partita ai rigori. Inoltre, l’amichevole si è svolta il giorno prima della finale della Coppa Araba FIFA che si è disputata il 18 dicembre tra Tunisia e Algeria.
Non è la prima volta che un atleta algerino si rifiuti di confrontarsi con un avversario israeliano. A settembre, il judoka algerino Fethi Nourine è stato sospeso dalle competizioni per 10 anni dalla Federazione internazionale di judo dopo essersi ritirato dalle Olimpiadi di Tokyo per non combattere contro un israeliano.