di Redazione
L’ambasciata israeliana in Finlandia nell’ultimo anno e mezzo è stata sottoposta a innumerevoli atti di vandalismo antisemiti con gli ultimi episodi di disturbo che si sono verificati lo scorso fine settimana. Lo riporta Ynet.
L’ambasciata, situata nella capitale di Helsinki, è stata presa di mira da estremisti di estrema destra e neonazisti in almeno 15 occasioni dallo scorso 2018, ma fermare le molestie non sembra essere una priorità per le autorità locali.
L’ultimo attacco ha distrutto completamente il vetro della porta d’ingresso dell’ambasciata con svastiche e immagini di Hitler appese in tutta l’entrata dell’edificio.
Lo scorso febbraio si è svolta una manifestazione illegale alle porte dell’ambasciata, organizzata dal Nordic Resistance Movement, un gruppo neonazista transnazionale di estrema destra fondato in Svezia (dove è classificato come partito politico).
L’ambasciatore israeliano in Finlandia Dov Segev-Steinberg ha sollevato il problema con le autorità locali in più occasioni. Ma mentre alti funzionari del paese esprimono preoccupazione per la situazione, non sono ancora state messe in atto misure severe contro gli autori.
“Durante il fine settimana c’è stato un attacco fisico all’ambasciata israeliana a Helsinki”, ha dichiarato il ministero degli Esteri israeliano in una nota. “È un altro anello della catena di attacchi antisemiti contro l’ambasciata. L’ambasciata israeliana a Helsinki ha espresso il suo disgusto per gli eventi alle autorità finlandesi e ha chiesto loro di agire in piena forza per individuare i colpevoli, consegnarli alla giustizia e impedire che simili incidenti si verifichino in futuro”.
Antisemitismo in crescita
L’antisemitismo nel paese nordico è diventato più importante negli ultimi anni. Il giorno dell’indipendenza della Finlandia, l’anno scorso (celebrato il 6 dicembre), gli estremisti di destra hanno sventolato diverse bandiere naziste nel centro della capitale. Kai Aslak Mykkänen, ex ministro degli interni del paese, ha difeso l’atto dicendo che il paese ha la libertà di espressione.
Inoltre, in passato il deputato finlandese Hussein al-Taee del Partito socialdemocratico ha paragonato Israele allo Stato islamico e ha definito il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg un “ebreo” che “sta facendo ciò che un ebreo fa meglio. Fottere tutti per ottenere tutto”. Il legislatore si è successivamente scusato per le sue osservazioni.
Gli ebrei in Finlandia
Secondo le stime del demografo dell’università ebraica Sergio Della Pergola “World Jewish Population, 2016”, la Finlandia ospita tra 1.300 e 1.900 ebrei, rendendola la terza più grande comunità ebraica in Scandinavia (dopo Svezia e Danimarca). La comunità ebraica in Finlandia è rappresentata dalla Suomen Juutalaisten Seurakuntien Keskusneuvosto (Consiglio centrale delle comunità ebraiche della Finlandia), la consociata finlandese del World Jewish Congress.